Oltre 50 mila quintali di pomodoro di Pachino certificato Igp con un trend al rialzo per il costoluto, che fa segnare un aumento di più del 10%; importanti riscontri di interesse dal nord Europa, con contatti che si intensificano con la Germania e altre zone oltralpe. Riconoscimenti che provengono dal mondo dei food blogger, che quest’anno hanno aderito alla campagna lanciata dal nostro Consorzio, dedicando delle ricette in esclusiva alle nostre varietà costoluto, ciliegino e tondoliscio. Una grande accoglienza nel mondo della ristorazione gourmand, che ha visto la partecipazione del pomodoro di Pachino a manifestazioni regionali come “Cibo Nostrum” e nazionali come “Cibus”, dove il Consorzio ha stretto una partnership con un importante caseificio emiliano. La partecipazione ad alcuni Festival dell’Aicig per fortificare la presenza all’interno del circuito dei Consorzi di valorizzazione; ma anche il riconoscimento, in sede legale, della tutela nei confronti dei produttori con la sentenza che invalida la costituzione della riserva dei Pantani della Sicilia Sudorientale.
“Sono risultati importanti per due motivi: anzitutto si tratta di dati evidenti e di risultati certificati e non di supposizioni. Inoltre la loro validità non è concentrata solo su un’area tematica, ma abbraccia tanti aspetti, dal campo del brand a quello della certificazione Igp" spiega il presidente del Consorzio Igp Sebastiano Fortunato.
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