“La castanicoltura rappresenta una coltivazione storica dell’Italia: in termini di valore il Belpaese è il secondo esportatore mondiale grazie a produzioni che si distinguono per le elevate caratteristiche organolettiche. In alcuni areali rappresenta una risorsa economica essenziale; è importante quindi definire un quadro normativo diretto a favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti, ma anche del loro rilancio produttivo”. Lo ha detto Confagricoltura all'audizione in Commissione agricoltura della Camera sulla proposta di legge, all'esame del Parlamento, per la tutela del comparto.

Confagricoltura ha evidenziato come  la superficie totale a castagneti sull’intero territorio nazionale ammonti a circa a 800 mila ettari, ma quella coltivata a circa 50 mila ettari. Ad avviso dell'Organizzazione va differenziata la castanicoltura "paesaggistica" da quella "produttiva" (castagneti da frutto), e va previsto un inventario a livello regionale degli impianti fruttiferi.

"Sarà importante prevedere finanziamenti per la realizzazione ex novo di impianti di castagneto da frutto con sesti di impianto regolari e innestati con varietà di pregio in quanto tale possibilità – ha concluso Confagricoltura - potrebbe risultare economicamente importante nelle aree abbandonate, dove la coltivazione potrebbe rappresentare un’interessante alternativa".