L’inizio della primavera contraddistinto da piovosità eccezionalmente abbondante ha fatto sì che le semine di bietola, patata, foraggere, mais, sorghi, pomodoro ed altre orticole siano in forte ritardo.
Non è la prima volta che accade: la società di ricerca in agricoltura Beta ricorda che la bietola, ad esempio, nelle campagne di semina del 2004 e del 2010, caratterizzate da precipitazioni persistenti e semine tardive, ha fatto registrare produzioni comunque positive.

L'industria sementiera italiana, attraverso i programmi di breeding, ha costituito nuove varietà migliorate dotate di elevata resistenza agli stress abiotici che assicurano maggiore adattabilità e quindi anche la possibilità di prolungare l’epoca di semina. Oggi gli agricoltori hanno una scelta di varietà commerciali molto più ampia rispetto al passato, in grado di garantire produzioni impensabili fino a pochi anni fa nonostante lo slittamento delle semine.

In numerosi studi condotti dalla Fao, viene sottolineato che proprio i risultati della ricerca genetica saranno uno strumento formidabile per limitare gli impatti negativi dei cambiamenti climatici sulle produzioni agricole.
"E’ pertanto strategico - nota Assosementi - continuare ad investire per innovare l’offerta varietale esistente ed accrescere produttività e qualità, i punti di forza delle sementi made in Italy nel mondo".