Proseguono le interviste di AgroNotizie ai protagonisti del mondo dell'ortofrutta.
Questa volta tocca alla mela e a parlare è Fabio Zanesco, direttore commerciale di VI.P Associazione delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta.
La VI.P associa 1.800 produttori per un totale di sette cooperative. Nel 2012 il conferimento complessivo di mele è stato di 283.800 tonnellate. La Golden Delicious si conferma la varietà più importante con 191.170 tonnellate. Seconda, in ordine di produzione, è la Red Delicious con 22.476 tonnellate. Buoni risultati anche per le altre varietà come Gala e Pinova che insieme raggiungono quota 10% del raccolto. Altre varietà importanti in Val Venosta sono Braeburn, Fuji, Idared e Kanzi.

A proposito di mercati, vendite e trend produttivi, è possibile scattare una fotografia del comparto a livello italiano ed europeo?
"La stagione 2012 si è presentata fin dal debutto come una delle più particolari dell’ultimo decennio a causa di una serie di eventi climatici che hanno coinvolto le maggiori aree di produzione europee (a parziale esclusione della Polonia), provocando forti danni e una generalizzata riduzione della produzione con immediate conseguenze sul mercato internazionale.
Fin dal mese di agosto, in occasione della Conferenza Prognosfruit, l’intero settore aveva preso coscienza di questo particolare insieme di accadimenti, svelando delle cifre di previsione che apparivano per l’Europa Occidentale ai minimi storici (-23% in Austria, -30% in Belgio, -31% in Francia, -13% in Italia, -23% in Olanda, -26% in Spagna).
A mano a mano che la raccolta si avvicinava, diverse di queste cifre sono state addirittura riviste al ribasso, con una produzione finale di 9.784.000 tonnellate in Europa e di 1.939.014 tonnellate in Italia (-15%).
Non c’è quindi da stupirsi che il mercato, dove non erano più presenti peraltro giacenze dell’annata precedente, abbia reagito da subito con una forte richiesta ed un aumento generalizzato dei prezzi rispetto alla stagione 2011/2012. Questa dinamica ha coinvolto tutte le varietà, con particolare attenzione per le rosse e le bicolori per cui si è verificata una vera e propria 'corsa' alla fornitura. I mercati internazionali sono stati i primi a generare una forte richiesta, seguiti solo in una seconda fase dal mercato nazionale, che ha risentito meno della mancanza di prodotto europea (e soprattutto francese)".


Interessante è l'apertura a nuovi mercati e a potenziali consumatori. Quali sono sono i Paesi maggiormente interessati?
"Al netto di situazioni particolari, come la minima raccolta verificatasi in questa stagione, il mercato europeo segue un trend sostanzialmente stabile, con una penetrazione molto elevata del prodotto mela ed un consumo che possiamo definire ormai consolidato e senza variazioni importanti. Dall’altro lato, i nuovi mercati sono quelli extra-Europei, in particolare nelle aree del Nord Africa e del Medio Oriente; in queste zone, il trend demografico e l’affacciarsi sul mercato di una nuova classe media sta effettivamente creando diverse opportunità interessanti, su cui stiamo lavorando già da alcuni anni con soddisfazione e risultati positivi". 

Quali sono le principali linee guida in fatto di sperimentazione e ricerca di nuove varietà?
"Il Consorzio di innovazione varietale Sk Südtirol, controllato da Vi.P e Vog è in contatto con i più importanti programmi di innovazione varietale al mondo. Di recente è stato stipulato un nuovo contratto di coltivazione e commercializzazione per la nuova varietà neozelandese Scilate Envy®.
Guardando al futuro, lo sviluppo della melicoltura altoatesina sta seguendo con grande attenzione alcuni temi, fra cui la sperimentazione di tipologie a polpa rossa, la ricerca di mele a pezzatura ridotta formato snack, mele resistenti a patologie tradizionali del melo (quindi a ridotto impatto ambientale) oltre che a nuovi ibridi a buccia gialla.
Il 21 settembre 2012 è stato formalmente costituito il Consorzio NovaMela con sede a Terlano (BZ). L’assetto societario di NovaMela è costituito da 5 partner (Vi.P, Vog, Melinda, La Trentina, Rivoira Giovanni e Figli).
NovaMela ha come obiettivo principale il miglioramento delle condizioni delle aziende frutticole che fanno riferimento ai soci del Consorzio attraverso la gestione per conto dei soci delle fasi di ricerca, sviluppo, valorizzazione di nuove varietà e l’acquisizione dei diritti per la produzione e la commercializzazione di nuove varietà di melo ritenute promettenti.
NovaMela è stato delegato dai soci costitutori quale struttura comune per la gestione di tutti i progetti che si riferiscono allo sviluppo ed alla futura introduzione di specifiche nuove varietà di melo che, oltre a presentare molte caratteristiche uniche ed innovative, sono tra loro accomunate dal fatto di presentare una colorazione rossa più o meno intensa della polpa dei frutti. Sulla base di tale delega NovaMela è già entrato nel capitale sociale della società Ifored".


La richiesta di mele oggi è molto soddisfacente e dinamica. Cosa ci si aspetta per il futuro?
"Se guardiamo agli sviluppi dei prossimi mesi, non vediamo elementi che possano invertire il trend positivo dell’attuale mercato delle mele. Gli stock molto ridotti in Europa e una raccolta normale nell’Emisfero Sud, lasceranno quindi il mercato in una situazione di sotto-fornitura, senza che i prodotti concorrenti possano colmare tale lacuna.
Con il passaggio dalla primavera all’estate andrà verificata la produzione e il relativo livello di prezzo, della frutta estiva. Ma anche in questo caso le giacenze delle mele saranno appena sufficienti per terminare la stagione correttamente. Nel medio-lungo periodo il settore appare sano e competitivo.
Pensiamo di poter guardare ai prossimi anni con positività. Crediamo crescerà ancora la quota di vendite che dovremo indirizzare verso mercati più lontani, e nello stesso tempo stiamo gestendo il nostro rinnovo varietale per poter offrire la migliore gamma possibile ai nostri clienti.
Senza dubbio ci saranno oscillazioni ed annate più complesse, ma lavoriamo per garantire ai nostri soci la continuazione dell’attività nel lungo periodo, con un prodotto di eccellenza che possa avere distribuzione mondiale".