Maturazione improvvisa e precoce per il colza nel 2011: l'Anb - Associazione nazionale bieticoltori riporta infatti che è avvenuta tutta a un tratto e un po' in anticipo rispetto all'ultimo triennio.

La coltura in pochi giorni ha cambiato colore, come avesse subito una 'vampata termica'. Tra martedì e giovedì la raccolta del colza è entrata nella fase cruciale. Gli appezzamenti sono pronti, il colza è secco un po' in tutti i distretti produttivi e ora, nonostante un andamento climatico non del tutto stabilizzato, le operazioni si susseguono senza interruzioni.

Giancarlo Pennuti, responsabile Anb per Romagna e Italia centrale, fornisce una prima panoramica del raccolto, basandosi sulle aziende più significative per superficie coltivata e per storicità di coltivazione. Lo scorso anno, le medie produttive del colza si sono attestate attorno ai 25-30 quintali per ettaro. Stando alle stime sui primi dati, basati sulle aziende più significative per superficie coltivata e storicità di coltivazione, il raccolto 2011 è più produttivo rispetto a quello del 2010, specie al Sud, nelle Marche e nel Centro Italia (eccetto la fascia litoranea della Toscana dove l'eccesso di precipitazioni prima e la siccità poi, hanno limitato o compromesso le produzioni). Eccellenze in Emilia, con punte in alcuni casi oltre le 4 tonnellate a ettaro, e meglio del previsto il Veneto.

Distretto produttivo Rese produttive t/ha
Da                     A
Italia del Sud 3,00 3,50
Marche

3,20

3,70
Romagna

2,80

3,40

Umbria

2,80

3,60

Toscana Tirrenica

1,50

3,00

Toscana Interna

2,50

3,20

Nord Ovest

2,50

3,50

Nord Est

2,80

3,30

Emilia

2,80

4,00

 

Umidità per lo più contenute e inferiori al 9%. Valori più alti per maturazioni non uniformi o per presenze significative di infestanti.

Generalizzando, si può dunque affermare che la soddisfazione è percepibile nella maggior parte delle realtà produttive. Appena il campione dei dati sarà più stabile e certo, occorrerà capire quali sono i fattori che hanno permesso il successo e quali quelli che hanno limitato la produttività. Non vi è dubbio che le 'buone produzioni' sono distribuite e ricorrenti: quindi alla portata di tutte le aziende. Le semine anticipate hanno confermato un incremento di produttività.

Spiega Pennuti: "Nel 2011, Anb - Sada Srl si è impegnata per promuovere e far conoscere la coltura del colza tra le aziende, e l'impegno continuerà con le semine 2011. Ci sono, per questa coltivazione, potenzialità ancora da esplorare nella loro interezza. Da diverse telefonate ricevute in questi giorni, è intuibile che vi sia un generalizzato e rinnovato interesse per questa coltura, anche in comprensori marginalmente coinvolti nella coltivazione del colza, complice il prezzo sostenuto delle quotazioni Matif future agosto 2001. Il percorso contrattuale attivato da Sada Srl appare vincente e rispondente alle esigenze di trasparenza delle aziende agricole".