L’actinidia è pianta originaria della Cina meridionale, dove cresce come pianta spontanea. Da quest’area l’actinidia ha trovato un ambiente particolarmente favorevole in Nuova Zelanda, dove fu introdotta all’inizio del secolo. Successivamente, si è diffusa in Inghilterra, Stati Uniti (California), Francia e, soltanto verso la fine degli anni sessanta, in Italia.
Produzioni e superfici nel mondo
Oggi la superficie a kiwi nel mondo è stimabile in 140 mila ettari che tendono costantemente ad aumentare. Al primo posto della classifica produttiva si colloca la Cina con oltre 450 mila tonnellate, seguita dall’Italia con 434 mila tonnellate, Nuova Zelanda con 358 mila tonnellate e Cile con 158 mila tonnellate. A distanza seguono Francia, Grecia, Iran, Giappone, Stati Uniti, Portogallo e Spagna. E’ importante, quando si parla di produzione mondiale, tenere distinte le produzione dell’emisfero Nord da quelle dell’emisfero Sud, in quanto la commercializzazione del prodotto delle due macro aree avviene in tempi sostanzialmente complementari.
Per quanto riguarda l’Italia nell’anno 2008 la regione Lazio si è dimostrata leader nella produzione con 169.334 t (+48% rispetto al 2007) seguita da Piemonte con 116.476 t (-9%), Veneto con 65.420 t (+8%), Emilia-Romagna con 60.442 t (+11%) ed altre regioni per un valore complessivo di 62.559 t (+10%).
(I dati risultano da elaborazione di Dossier Kiwi 2007 prodotto da CSO di Ferrara)
Kiwi, un’importante realtà per il mercato
Visti i risultati ottenuti in termini di superfici coltivate e di presenza sul mercato e nei consumi, si può dire che il kiwi rappresenta una specie frutticola di grande interesse e d’importanti prospettive per l’agricoltore moderno e per il mercato ortofrutticolo in genere, come dimostra l’apertura del mercato cinese al kiwi italiano: un evento che propone un ventaglio di nuove ed importanti opportunità di sviluppo per tutto il settore ortofrutticolo italiano.
Il consumatore sempre più esigente ha però reso necessaria la ricerca di nuove varietà che fossero in grado di sostituire quelle già presenti come Hayward (Actinidia deliciosa) e di far apprezzare maggiormente questo frutto. In quest’ottica si sono inserite sul mercato mondiale ed italiano le varietà Summerkiwi® (A. deliciosa), lo Zesprigreen® (Actinidia deliciosa), il Jingold®Jintao* (A. chinensis) e lo Zesprigold®Hort16A* (Actinidia chinensis). Se le prime due sono a polpa verde ma con caratteristiche migliorative o particolari che si discostano così da Hayward, le ultime due sono a polpa gialla e con caratteristiche organolettiche estremamente innovative.
Proprio su queste due ultime varietà con frutti a polpa gialla, di sapore molto dolce, aromatico e di elevata conservabilità il mercato si è estremamente interessato arrivando in pochi anni ad avere una grandissima espansione sia nel mondo che in Italia. ‘Sui nostri territori – spiega Gabriele Ferri direttore commerciale di Naturitalia - si è dimostrato estremamente adattabile e produttivo con un elevato appeal verso il consumatore. Il kiwi a polpa gialla è un frutto innovativo ottenuto dopo un lungo programma di ricerca e di selezione naturale, e NaturaItalia è in grado di commercializzarlo ed esportarlo grazie ad accordi commerciali in elusiva mondiale con il Consorzio Kiwigold. Il Jingold®Jintao* è ricchissimo di vitamine e aali minerali, e rispetto ad altre varietà di kiwi propone un contenuto di vitamina C più elevato ed un sapore dolce equilibrato; molto ricco di vitamina E, sviluppa una formidabile azione antiossidante che contrasta i radicali liberi e contribuisce all’equilibrio ed al benessere dell’organismo.’
‘In Italia lo Zespri – spiega Albert Kholtof direttore di Zespri Italia Srl - ha raggiunto nel 2008 gli 800 ha di superficie coltivata, di cui 510 ha in piena produzione; obiettivo che l’azienda neozelandese si era posta. Complessivamente la produzione è di 150 mila quintali. Gli impianti sono localizzati in Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte. A questo punto sarà necessario implementare la produttività di questa superficie, che potrà avvenire sia lasciando sviluppare naturalmente gli impianti già coltivati ma che non hanno ancora raggiunto la loro maturità, sia migliorando le tecniche colturali ed agronomiche. Nella provincia di Latina, area di grande interesse per lo ZespriGold, è stato possibile utilizzare reti antigrandine sia con lo scopo di proteggere le piante ed i suoi frutti dalla grandine, dal vento e dal sole sia per creare un microclima che permette un migliore accrescimento e e una migliore maturazione del frutto, migliorandone la qualità.'
Ottobre 2009: appuntamento a Latina
Dal 6 all'8 ottobre 2009 si terrà tra Viterbo e Latina il IX° Convegno Nazionale dell’Actinidia. E’ la prima volta che, dopo 40 anni di Actinidia, il Lazio, Regione italiana di maggior rilevanza a livello nazionale ed internazionale per superfici e produzioni di kiwi, organizza ed ospita un evento così importante per la frutticoltura italiana.
L’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, la sua Facoltà di Agraria ed in particolare il Dipartimento di Protezione delle Piante, in collaborazione con l’Associazione Kiwi Lazio Incontri, hanno puntato ad organizzare questo Convegno al fine di evidenziare quanto la ricerca e tutto l’indotto tecnico-commerciale nel Lazio, ed in particolare nell'area del Consorzio di Tutela Kiwi Latina IGP, come sull’intero territorio nazionale, stiano sviluppando per la valorizzazione di una specie frutticola che vede l’Italia quale indiscusso leader mondiale.
Uno sguardo al futuro
Prima verde, poi giallo e domani forse rosso. Questi i colori con cui il kiwi si è proposto e si proporrà commercialmente ai mercati di tutto il mondo. L’attività di miglioramento genetico, attiva in tutto il mondo, è guidata dal duplice scopo di individuare varietà interessanti per aumentare le possibilità di inserimento in nuovi mercati e di creare un generale incremento o un rafforzamento della tenuta dei consumi. E’ però importante che tutto questo si può realizzare solo difendendo la qualità del prodotto, difesa che si renderà tanto più necessaria quanto più elevati saranno i livelli produttivi dei prossimi anni.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Plantgest, il motore di ricerca delle varietà frutticole
Autore: Lorenzo Cricca