Le forme di sostegno economico per la sostituzione di vecchi trattori e l'acquisto di nuove macchine non si esauriscono con i più famosi Crediti d'imposta 4.0 e 5.0, i Bandi Isi Inail o Ismea e i fondi della Nuova Sabatini.

 

Anche il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica a metà aprile ha predisposto un Decreto che stanzia 193 milioni di euro forniti dal Pnrr per il settore del biogas, nell'ambito della Misura "Pratiche Ecologiche", o meglio della M2C21.4 "Sviluppo biometano secondo criteri di promozione dell'economia circolare".

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La misura del Pnrr incentiva nuovi impianti per la produzione di biometano, la riconversione di quelli esistenti e la diffusione di pratiche ecologiche, ma anche - con un plafond di 15 milioni di euro - la sostituzione di trattori meccanici obsoleti con trattori alimentati esclusivamente a biometano e, con 55 milioni di euro, l'acquisto di attrezzature di precisione utili a ottimizzare l’utilizzo dei fertilizzanti e a ridurre l'emissione ammoniacale.

 

Un sostegno per i trattori "green": parte seconda

Seppur economicamente minoritaria, quest'ultima linea di investimento è di fondamentale importanza. Uno dei target del Pnrr (obiettivi obbligatori da raggiungere per mantenere la dotazione economica ricevuta dall'Europa ndr.) è proprio la sostituzione di almeno 300 trattori entro fine giugno 2026. C'è da dire che visto lo scarso successo ottenuto dal bando Pnrr meccanizzazione che sovvenzionava l'acquisto di mezzi elettrici e a biometano, lo scetticismo è alto.

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Inoltre, nonostante la pubblicazione risalente a diversi mesi fa del Decreto e delle Regole Operative, l'Avviso pubblico riportante i criteri, le modalità e i termini entro cui inviare le domande di finanziamento, è stato pubblicato solo a metà luglio. Restano quindi meno di 12 mesi per completare l'iter a partire dalla domanda di contributo per arrivare alla conclusione dell'investimento.

 

Vediamo con ordine cosa prevede il bando, quali i criteri da rispettare e come partecipare, mantenendo il focus sull'ambito meccanico.

 

Importi finanziabili e limiti previsti

Dei 192 milioni di euro, solo 15 sono destinati a questa sottomisura e sono a loro volta suddivisi in:

  • 6 milioni per gli interventi effettuati nelle regioni del Mezzogiorno;
  • 9 milioni per le altre regioni.

Le aziende beneficiarie riceveranno un contributo in conto capitale pari ad un massimo del 65% della spesa ammissibile con un limite di 600 mila euro per impresa e per ciascun progetto di investimento che può includere più interventi. 

 

Le Regole Operative definiscono che i costi massimi ammissibili per l'acquisto di un trattore a biometano sono pari a 125mila euro, quindi il contributo massimo erogabile a ciascun fruitore è di 81.250 euro

 

Infine, per ciascuna richiesta di iscrizione alle procedure è necessario corrispondere al GSE un contributo per le spese di istruttoria pari, in questo caso, a 800 euro.

 

Requisiti tecnici per accedere al contributo

La sottomisura non prevede molte possibilità. È riconosciuta come spesa valida, solo l'acquisto di trattori dotati di strumenti per l'agricoltura di precisione e alimentati esclusivamente a biometano che siano in sostituzione di trattori obsoleti, nonché gli eventuali costi sostenuti per la necessaria rottamazione o dismissione di quest'ultimi.

 

Gli strumenti per l'agricoltura di precisione devono soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:

  • presenza di un sistema Isobus o equivalente con funzionalità task controller;
  • presenza di un sistema di interconnessione in grado di trasmettere dati in uscita;
  • presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica;
  • presenza di un sistema di telemanutenzione, telediagnosi o controllo in remoto;
  • presenza di soluzioni per il controllo a rateo variabile, il controllo sezioni o strategie di guida parallela.

Oltre ai tre precedenti criteri propedeutici al beneficio, per non perdere il diritto al contributo, il metano utilizzato dai trattori acquistati deve essere conforme al principio di "non arrecare un danno significativo" (DNSH) e prodotto conformemente ai criteri stabiliti dalla direttiva europea RED II sulle fonti energetiche. In breve, gli agricoltori che hanno avuto accesso al contributo devono acquistare ogni anno un quantitativo di certificati di garanzia di origine (GO) del biocarburante compatibile con i consumi previsti dalla macchina. 

 

Entro il 30 aprile, per i cinque anni successivi, i beneficiari devono comunicare al GSE i consumi di biometano e le Garanzie di origine annullate (utilizzate). Il medesimo meccanismo si applica anche nel caso di alimentazione diretta da impianti qualificati dal GSE per la produzione di biometano di proprietà dell'imprenditore agricolo che richiede il contributo.

 

Come funziona la graduatoria al ribasso

Qualche parola merita di essere spesa sul meccanismo di formazione delle graduatorie. La graduatoria è formata nei limiti dei contingenti disponibili e redatta applicando il criterio del maggiore ribasso percentuale offerto rispetto al contributo massimo concedibile (65%).

 

Si tratta di un sistema simile a quello delle aste al ribasso e per questo l'agricoltore che intende presentare domanda di finanziamento dovrà indicare un percentuale di riduzione obbligatoriamente maggiore dell'1% e massimo a due numeri decimali - ad esempio 1,25% - che verrà sottratta alla percentuale massima del 65% per definire il nuovo contributo ottenibile. 

 

La graduatoria verrà stilata ordinando le percentuali di riduzione in ordine decrescente. In pratica, chi riduce maggiormente la percentuale di contributo richiesto si collocherà più in alto e avrà maggior possibilità di ottenere il contributo. A parità di riduzione percentuale, in fase di definizione della graduatoria prevale l'anteriorità della data della domanda di partecipazione.

 

Ad esempio un agricoltore che presenta una domanda per una spesa sostenuta di 200mila euro, per calcolare quanto può ottenere deve ridurre la spesa al valore di costo massimo ammissibile, 125 mila euro, e poi definire la percentuale di riduzione sufficiente a rientrare in graduatoria, supponiamo ad esempio l'1,55%. In questo modo arriviamo ad una percentuale di contributo ottenibile pari al 63,45%. L'importo erogato a fondo perduto sarà di 79.312 euro.

 

Scadenze e iter della procedura

La procedura competitiva online apre il 27 agosto 2025 alle 12:00 e chiude improrogabilmente il 26 settembre 2025 alle 12:00.

Le richieste di partecipazione devono essere inviate per via telematica e secondo le modalità precisate nelle Regole Operative, mediante il portale predisposto dal GSE.

 

Attenzione, la sostituzione del trattore e l'acquisto del nuovo trattore devono avvenire esclusivamente dopo che il soggetto beneficiario ha presentato domanda di accesso ai contributi e non oltre il 30 giugno 2026. La data della sostituzione è dimostrata dalla data del certificato di avvenuta cessazione della circolazione su strada, previa consegna di targa e libretto di circolazione. La data di acquisto del nuovo trattore corrisponde alla data di fatturazione

 

Terminata la fase d'invio della documentazione, il GSE effettua un controllo dei dati e delle informazioni fornite dal beneficiario per verificarne la correttezza.  Il GSE, quindi, pubblica sul suo portale e sul sito del Ministero le graduatorie degli interventi ammessi, esclusi, ammessi ma non finanziabili per esaurimento delle risorse e soggetti a rinuncia del richiedente.

 

Ai soggetti richiedenti delle iniziative ammesse in posizione utile nelle graduatorie, il MASE, quale amministrazione titolare della misura, invia un provvedimento di concessione del contributo in conto capitale a valere sulle risorse PNRR.

 

Non solo trattori: attrezzature per minima lavorazione e spandimento

Nella voce di spesa dedicata alla diffusione di pratiche ecologiche prevista nel bando, tra le diverse spese ammissibili troviamo quelle per attrezzature di precisione utili a ottimizzare l’utilizzo dei fertilizzanti e a ridurre l'emissione ammoniacale.

 

Ovvero:

  • macchine per l'interramento immediato degli effluenti;
  • per la distribuzione ombelicale o rasoterra in bande;
  • strutture e attrezzature per la fertirrigazione con matrici organiche chiarificate;
  • ogni altro macchinario per la distribuzione efficiente del concime organico comprese le attrezzature per la minima lavorazione, la lavorazione in bande (strip tillage) e la semina su sodo.

 

In questo caso la dotazione per la diffusione di pratiche ecologiche è pari a 55 milioni di euro (gli interventi finanziabili sono molto numerosi), la spesa massima ammissibile è di 400 mila euro e il contributo massimo erogabile è pari a 260 mila euro. Il meccanismo di domanda è lo stesso visto per i trattori a biometano, variano i criteri di accesso al contributo.

 

Secondo le Regole Operative, gli interventi che riguardano sistemi di lavorazione del suolo o di distribuzione del digestato devono garantire una riduzione pari almeno al 5% delle emissioni di CO2 equivalente rispetto allo stato di fatto prima dell'acquisto del bene.

 

Il rispetto del requisito è comprovato da una certificazione rilasciata da un organismo accreditato o da un tecnico abilitato e iscritto ad albo professionale, riportante la riduzione delle emissioni totali di gas a effetto serra rispetto allo stato di fatto, da esprimere in termini di CO2 equivalente.

 

In fase di presentazione della domanda deve essere fornita una stima e, successivamente al completamento dell’intervento, l'effettiva riduzione ottenuta.