Negli ultimi mesi, il settore agricolo ha seguito con attenzione le modifiche introdotte dal Ministero dell'Agricoltura (Masaf) relativamente all'accesso ai fondi Pnrr per l'ammodernamento delle macchine agricole.

 

A partire dal Decreto n. 144081 del 26 marzo, il Ministero ha introdotto alcuni cambiamenti sostanziali, come lo spostamento del termine per la presentazione delle domande al 31 maggio 2024 e l'aggiornamento dei massimali di spesa.

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Formate le graduatorie provvisorie a inizio agosto, il Ministero ha ulteriormente modificato l'incentivo con il Decreto n. 36444 ridimensionando - anche in modo pesantemente negativo - le dotazioni finanziarie di ciascuna regione.

 

I 400 milioni ora sono 240 

Ad agosto il Decreto adottato ha ripartito l'importo massimo delle risorse finanziarie a disposizione delle regioni, in base alle graduatorie provvisorie all'epoca disponibili, ed è stato rimodulato anche l'importo complessivo della misura: da 400 milioni di euro a poco meno di 240 milioni

 

Se per la maggior parte delle regioni l'importo è calato (vedi tabella sotto), sono stati assegnati circa 25 milioni di euro aggiuntivi alla Regione Basilicata, alla Provincia autonoma di Bolzano e alla Provincia autonoma di Trento, utilizzando in parte le somme eccedenti delle altre Regioni.

 

  REGIONE

DOTAZIONE INIZIALE

(milioni)

DOTAZIONE
al 9 agosto

(milioni)

1 Abruzzo 15 6
2 Basilicata 13 17
3 Calabria 22 2
4 Campania 21 13
5 Emilia Romagna 29 13
6 Friuli Venezia Giulia 8 6
7 Lazio 23 7
8 Liguria 4 1
9 Lombardia 26 25
10 Marche 12 9
11 Molise 6 2
12 Piemonte 27 21
13 Puglia 48 14
14 Sardegna 30 5
15 Sicilia 44 23
16 Toscana 22 6
17 Trentino Alto Adige 13 35
18 Umbria 12 7

19

Val d'Aosta

2 1
20 Veneto 25 24

Dotazioni iniziali e finali per ciascuna regione legate al Bando Pnrr per l'ammodernamento delle macchine agricole

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

 

Già ad agosto quindi, dall'intera cifra messa a disposizione dal Pnrr per la meccanizzazione agricola avanzavano circa 160 milioni rimasti inutilizzati. Ora, con l'approvazione delle graduatorie definitive il Ministero potrà raccogliere i rimanenti fondi non assegnati per un successivo reimpiego.

 

Pubblicate le graduatorie definitive

Con settembre, le Regioni e le Province autonome hanno completato l'elaborazione delle richieste ammissibili e, alla fine dello stesso mese, sono state ufficialmente approvate - ogni regione ha deliberato secondo un proprio calendario interno - le graduatorie definitive

 

Graduatorie che, seppur differenziandosi di regione in regione, riportano tutte in numero progressivo le domande risultate idonee con i nominativi delle aziende agricole e delle imprese agromeccaniche, nonché la quota di contributo concessa a fronte della spesa ammissibile riconosciuta.

 

Gli agricoltori possono consultare online i risultati definitivi sui portali regionali per verificare l'esito delle loro domande e iniziare a pianificare gli investimenti. L'obiettivo resta quello di completare gli interventi entro la scadenza fissata al 31 dicembre 2025, con l'erogazione del 100% dei contributi entro giugno 2026.

 

Molte regioni forniscono insieme alle graduatorie anche un documento riportante l'elenco definitivo delle domande di sostegno ritenute non ricevibili o non ammissibili con le relative motivazioni.

 

Esempi di motivazioni d'esclusione per le domande non ricevibili o non ammissibili

Esempi di motivazioni d'esclusione per le domande non ricevibili o non ammissibili

(Fonte foto: AgroNotizie)

(Clicca l'immagine per ingrandirla)

 

Dove sono andati i fondi?

"Il nord Italia è la zona da cui sono arrivate la maggior parte delle domande e, di conseguenza, è l'area dove sono stati concessi più fondi" commenta Mario Vella, direttore dell'Unità di Missione Pnrr del Masaf.

 

Guardando ai fondi assegnati, guidano la classifica Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Veneto che da sole contano quasi 5mila domande e una dotazione finanziaria peri al 45% dell'importo totale disponibile. Fa eccezione tra le regioni del sud la Sicilia che con quasi mille beneficiari selezionati e 21 milioni assegnati si colloca al quinto posto.

 

  REGIONE

DOTAZIONE
al 9 agosto

(milioni)

DOMANDE APPROVATE

FONDI RICHIESTI

(milioni)

1 Abruzzo 6 261 5
2 Basilicata 17 667 15
3 Calabria 2 87 1,5
4 Campania 13 602 12
5 Emilia Romagna 13 573 12
6 Friuli Venezia Giulia 6 272 5,5
7 Lazio 7 200 5
8 Liguria 1 35 1
9 Lombardia 25 1181 24
10 Marche 9 445 9
11 Molise 2 94 2
12 Piemonte 21 992 21
13 Puglia 14 576 12
14 Sardegna 5 163 3,5
15 Sicilia 23 949 21
16 Toscana 6 292 6
17 Trentino Alto Adige 35 1759 31
18 Umbria 7 326 7

19

Val d'Aosta

1 68 1
20 Veneto 24 1063 22

Dotazioni disponibili, numero di domande approvate e dotazioni utilizzate per ogni regione

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

La dotazione complessiva - 400 milioni di euro - non è stata consumata. Anzi, ad eccezione delle regioni per cui il Governo ha disposto una rimodulazione positiva e, nonostante il forte abbassamento della dotazione iniziale di ciascuna regione, poche regioni (Marche, Molise, Umbria, Liguria e Toscana) hanno consumato interamente il proprio plafond.

 

"Non si può parlare di insuccesso ma sicuramente il settore ha reagito in modo tiepido a questo strumento. La necessità, dettata in sede europea, di acquistare obbligatoriamente mezzi elettrici o a biometano ha ristretto il numero di domande" prosegue Vella. "In più, i bandi regionali e delle province autonome avevano forse un grado complicazione burocratico tale da rendere la vita difficile a chi voleva fare domanda. Si è così ridotto ulteriormente l'appeal dell'incentivo".

 

Scorrimento delle graduatorie? Le decide il Ministero

Nel frattempo le Regioni e le Province autonome hanno comunicato al Masaf l'esito della selezione delle domande e della formazione delle graduatorie definitive, indicando anche le ulteriori somme eccedenti a quelle necessarie al pagamento di tutti i beneficiari ammessi.

 

I fondi non utilizzati, stimabili in ulteriori 20 milioni di euro, si aggiungono ai 160 milioni già accantonati dal Ministero ad inizio agosto.

 

Per le poche regioni che lo necessitano, lo scorrimento delle graduatorie - ovvero l'inserimento di ulteriori beneficiari ad oggi aventi diritto ma esclusi per fondi insufficienti - sarà possibile se e quando il Masaf, con un apposito Decreto Ministeriale, riassegnerà alle singole Regioni risorse aggiuntive (le somme avanzate) rispetto a quelle stanziate inizialmente.

 

Attenzione agli obiettivi del Pnrr

"Al momento sono state accolte circa 11mila domande (comprensive le 500 per l'ammodernamento dei frantoi oleari ndr.) e questo ci pone al di sopra dell'obiettivo fissato dal Pnrr per il 2024, cioè identificare almeno 10mila beneficiari entro il 31 dicembre 2024" spiega Vella.

 

Tuttavia, Ministero e Governo devono ora preoccuparsi dell'obiettivo successivo: pagare 15mila progetti entro il 30 giugno 2026. E, per far ciò, sarà sicuramente necessario una riassegnazione della dotazione finanziaria inutilizzata.

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