Modula è stata pensata per le esigenze del biologico ed è adatta, potenzialmente, a qualsiasi coltura.
A presentarci la macchina, durante l'ultima edizione di Macfrut, è Alberto Forigo del Technical department di Forigo. "Abbiamo iniziato a svilupparla - ha raccontato - collaborando a un progetto sul riso biologico. Modula semina attraverso film pacciamanti, è estremamente flessibile, sia nella distanza di semina, sia nella larghezza fra le file".
Sull'elemento di semina Modula è munita di becchi, che si possono aggiungere o togliere a seconda delle esigenze. I becchi perforano il film pacciamante e depositano il seme. Al momento Modula gestisce semi che vanno da un minimo di 1,5 millimetri di diametro in su. "Gestiamo già tutto il comparto cerealitico e, per le orticole Modula, è stata adattata a fagiolini, piselli, zucca, pomodoro, lattuga, radicchio. Potenzialmente però possiamo adattarla a qualsiasi coltura che abbia un seme superiore a 1,5 millimetri".
"La particolarità di questa macchina - ha continuato Forigo - è nel perfetto sincronismo fra becchi di semina e distributore. Il distributore intercetta il becco. Posso quindi variare il numero di becchi, ma la macchina è intelligente e quindi il distributore fa cadere il seme al momento giusto".
Per l'alimentazione, Modula sfrutta la tensione 12 volt fornita dal trattore, al quale è collegata con cavo elettrico. Non si parla di potenza richiesta per la seminatrice, piuttosto ciò che è veramente importante è che il trattore abbia sufficiente forza di sollevamento. L'operatore può procedere a una velocità che va da 0,5 km/h a 4,5 km/h. Modula infatti può essere allestita con uno o più moduli di semina, fino a otto o nove. La distanza minima fra un modulo e l'altro è di 20 centimetri. Può seminare linearmente o a quinconce, cioè a semi sfalsati.
"Il sistema completamente elettrico permette di aggiungere un nuovo modulo, basta fissarlo al telaio frontale e connetterlo con il connettore elettrico. E' stata fatta estremamente leggera per muoversi su film pacciamanti molto fragili, che non devono essere lacerati", ha specificato ancora Alberto Forigo.
In via di sviluppo c'è la possibilità di stendere il film pacciamante, contemporaneamente alla semina. "La nuova versione - ha detto in conclusione Forigo - avrà anche lo start and stop del telo senza bisogno di un operatore sulla testa del campo".