Questo il concetto espresso dall’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava in occasione dell'assemblea annuale di Apima, l'Associazione provinciale delle imprese di meccanizzazione agricola aderente a Uncai, l'Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, che si è svolta a Cremona sotto forma di un talk show orchestrato da Francesco Zerbinati dal titolo "Il contoterzismo: la chiave dell’efficienza".
L’Albo delle imprese agromeccaniche, il primo a livello nazionale, era stato istituito dalla Regione Lombardia con delibera di giunta dell’11 ottobre 2013, ma solo ieri la DG Agricoltura ha emanato il decreto attuativo che attraverso una semplice procedura informatizzata e accessibile tramite sistema informativo agricolo Sisco apre le iscrizioni all’Albo.
Possono presentare domanda di iscrizione le imprese che svolgono unicamente attività agromeccanica regolarmente iscritte in Camera di commercio e quelle che svolgono diverse attività produttive, tra cui l’attività agromeccanica in forma autonoma e in regime di prevalenza economica, rispetto alle attività di carattere extra agricolo.
"L’Albo risponde all’esigenza di professionalità richiesta dal mondo agricolo, distinguendo gli operatori impegnati nella formazione e nell’aggiornamento tecnologico da chi si improvvisa contoterzista - ha commentato Aproniano Tassinari, presidente di Uncai.
Inoltre, rappresenta uno strumento in grado di supportare l’accesso alle misure sull’innovazione e il rinnovo dei macchinari all’interno dei Psr".
"Il Veneto - ha proseguito Tassinari -, ha già inserito i contoterzisti nel Psr, ora siamo in attesa dell’approvazione definitiva di Bruxelles.
Siamo certi che anche la Lombardia seguirà l’esempio del Veneto per il quale è stata fondamentale la scelta di una linea comune con Confagricoltura di riconoscimento dei contoterzisti quali prestatori di servizi agricoli del comparto primario, quindi destinatari di misure di sostegno specifiche per attività non agricole, come la tutela del territorio e l’acquisto di macchinari tecnologicamente più avanzati in grado di aumentare le produzioni e garantire un minore impatto ambientale attraverso la cosiddetta agricoltura di precisione".
"Gli agromeccanici - ha illustrato Clevio Demicheli, presidente di Apima Cremona - saranno figure sempre più centrali nella produzione e competitività del settore primario e interverranno in maniera sempre più massiccia in tutte le filiere in cui è richiesta disponibilità tecnologica, capacità professionale, competenza certificabile legata al mondo agricolo, a quello delle bioenergie, della manutenzione del territorio e della salvaguardia del rischio idrogeologico".
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: UNCAI - Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali