Dal meccatronico al tecnico delle “nuove frontiere” esperto in linguaggi macchina, dall'esperto di agroenergie al venditore 2.0. Per i giovani aumentano le possibilità di inserimento professionale nella filiera agromeccanica italiana; secondo stime dell'Unione nazionale commercianti macchine agricole, Unacma, nei prossimi tre anni il settore potrebbe creare circa 3mila posti di lavoro in Italia; 250 dei quali potrebbero essere in Puglia e Basilicata dove sarebbero richiesti soprattutto tecnici, meccanici, meccatronici (sviluppano soluzioni integrate tra meccanica, informatica ed elettronica) e venditori. Proprio di questo si è parlato ad Agrilevante in occasione di un incontro per la presentazione di Mech@grijobs, un forum sulle professionalità emergenti del settore, promosso con l'obiettio di agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nella filiera e di indirizzare i giovani verso percorsi formativi in linea con le richieste del settore.

" Il nostro è un comparto vitale - ha detto Sandro Liberatori, direttore dell’Enama - visto che sono attivi più di duemila produttori di macchine ed attrezzature agricole, oltre 2000 rivenditori e circa 3000 officine meccaniche specializzate in mezzi agricoli. Per i ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro è fondamentale avere le idee sulle opportunità offerte dal settore. Per questo, insieme ad Unacma, vogliamo incontrare gli studenti, favorire il loro coinvolgimento attivo e spiegare quali sono, e quali saranno negli anni a venire, le figure professionali più richieste dalle imprese". L'agromeccanica ha vissuto, sull’onda dell’innovazione tecnologica, una profonda trasformazione. L’exploit delle energie rinnovabili; il “boom” di robotica, elettronica e meccatronica; il peso crescente della multifunzionalità (imprese con attività anche in settori extra-agricoli) e la crescente automazione delle operazioni colturali hanno lanciato nuovi profili professionali. Come il tecnico “nuove frontiere”, specializzato nei linguaggi macchina; il meccatronico, che sviluppa soluzioni basate sulla sintesi tra meccanica, informatica ed elettronica, o l’esperto di agro-energie.

"L’agricoltura 2.0 non ha soltanto determinato la nascita di nuovi figure professionali; ha cambiato radicalmente quelle “tradizionali” - ha osservato Gianni di Nardo, segretario generale Unacma –. I dealer, ad esempio, sono diventati veri e propri consulenti d’acquisto, con una conoscenza del prodotto così approfondita e specializzata da orientare i propri clienti sui modelli più in linea con le diverse esigenze operative. Ma penso anche ai meccanici, che oggi devono essere in grado di intervenire su macchine molto complesse ed avanzate che integrano meccanica, elettronica, informatica". Mech@grijobs rappresenta un primo passo in direzione di una razionalizzazione del mercato del lavoro nel settore agromeccanico; la prima di una serie di iniziative che impegnaranno Enama e Unacma.