Questa volta non c'entra il Governo Monti, né il ministro Enza Fornero avrà ragione di commuoversi. Le macchine agricole infatti in pensione ci vanno da sempre con una lunga carriera alle spalle. Alcune più di altre.

Quando poi le cose son fatte particolarmente bene è quanto mai difficile farle andare a riposo. C'era ancora il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi quando l'Om 35-40 venne presentato a Fieragricola, nel 1952.
Era da poco terminata la seconda Guerra mondiale e l'Italia stava attraversando una fase di ricostruzione vivace e capillare.
Anche l'agricoltura andava in cerca di nuovi paradigmi e il nuovo cingolato (ma anche no) della Om prometteva di fare ciò che più serviva all'epoca: lavorare tanto e non rompersi mai.
Furono proposti sia in versione a ruote, sia a cingoli, e dal 1952 al 1955 vendettero 6.262 esemplari la prima, e 2.100 la seconda. Nel 1954 si era poi aggiunta in corsa anche la versione "Cl" con pattini allargati. Solo quest'ultima versione vendette 1.476 unità. Prima di essere superata, la serie Om 35-40 sfiorò i 10 mila esemplari venduti.
Il motore era un diesel di provenienza Om e presentava quattro cilindri per complessivi 3.770 cc. Il cambio offriva solo sei marce avanti e due indietro, ma per l'epoca era già un campione di flessibilità.

 

 


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Tratto da Macchine Trattori - marzo 2012

in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore