Il fenomeno dei furti di macchine e attrezzature agricole non è una novità, ma negli ultimi 18 mesi ha raggiunto livelli insostenibili per agromeccanici e agricoltori. Nella sola provincia di Latina si è assistito alla 'scomparsa' di mezzi per oltre 1.400.000 euro, ai quali va aggiunto il furto di attrezzature medio-piccole che porta il conto finale a salire ben oltre il milione e mezzo. Questo è ciò che emerge da un comunicato di Unima, l'Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola, la gravità del dato è maggiore se si considera che il rilevamento riguarda una parte della provincia, non il settore primario in generale e nello specifico, le aziende agromeccaniche associate all'Apimal, la locale struttura territoriale dell'Unima.

"Parliamo di macchine di grandi dimensioni che richiedono per il trasporto mezzi speciali che difficilmente passano inosservati, – dichiara il direttore di Apimal, Luciano Marostica – eppure nelle sole aziende nostre associate sono stati trafugate, dall'inizio del 2010 ad oggi, oltre 20 macchine e tre attrezzature pesanti, con una media di un furto ogni 24 giorni con particolare attività dei ladri nel periodo estivo. Questo senza contare la scomparsa della cosiddetta 'attrezzatura minuta' come motoseghe, decespugliatori, trattori rasaerba e via di seguito. È evidente – prosegue Marostica – che non ci troviamo di fronte a qualche sbandato, ma a organizzazioni criminali specializzate".

Il danno procurato da questi furti non si limita al solo valore del mezzo trafugato, ma comprende le giornate di lavoro perse in attesa di poterlo sostituire. Poiché in agricoltura la maggior parte delle lavorazioni si effettuano in periodi specifici e molto brevi, perdere un contratto a causa di un furto può essere devastante per un'azienda agromeccanica che è costretta a ricorrere al noleggio, andando incontro a costi aggiuntivi non coperti dalle tariffe di lavorazione. In caso contrario il danno si estende spesso all'agricoltore che, pur non avendo subito il furto, nei periodi di lavoro più intensi rischia di rimanere 'scoperto', con possibili deterioramenti del prodotto.

"Va sottolineato - conclude il presidente di Unima, Aproniano Tassinari - come il fenomeno dei furti di macchine agricole rappresenti una presenza costante su tutto il territorio nazionale. L'escalation degli ultimi mesi non fa altro che riportarlo alla ribalta in un momento in cui imprese agricole e agromeccaniche, rischiano la loro stessa sopravvivenza.

"E' fondamentale - ha concluso Tassinari - che le forze dell'ordine potenzino la loro opera di contrasto a questo tipo di reati che, purtroppo, viene sovente sottovalutato".