Ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri l'audizione di Unima (Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola) alla 9° Commissione permanente Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato.

Su invito del presidente, il senatore Paolo Scarpa Bonazza Buora, una delegazione dell'associazione, guidata dal presidente Aproniano Tassinari, ha illustrato ai membri della commissione l'annoso problema della mancata qualificazione degli agromeccanici e sulle sue ripercussioni sulla categoria, illustrando i contenuti e le finalità della propria proposta di legge per l'inquadramento delle imprese agromeccaniche professionali, presentata lo scorso giugno alla Camera, dove si trova già in fase di approfondimento.

La proposta di Unima, che ha già trovato ampi riscontri in Italia e in Europa, dove è divenuta la base di una richiesta di inquadramento normativo europeo portata avanti dalla Ceettar (la confederazione delle associazioni che rappresentano il comparto agromeccanico nei diversi Stati membri Ue) presso le istituzioni comunitarie, prevede per la qualificazione delle aziende agromeccaniche requisiti minimi di professionalità dimostrabili attraverso una certificazione su base volontaria.

"Trovare una soluzione nazionale al problema della qualificazione del comparto agromeccanico è una necessità ormai indifferibile se si vuole che la nostra agricoltura rimanga competitiva in un mercato sempre più globale – ha dichiarato il presidente di Unima, Tassinarie la misura dell'urgenza ci viene dall'Europa dove, con le eccezioni di Slovacchia e Polonia, il problema è già stato superato in tutti i Paesi membri".

"L'accoglimento della nostra proposta, che per inciso non comporta alcun costo per lo Stato – conclude Tassinari – rappresenterebbe per le imprese agromeccaniche la possibilità di crescere professionalmente, consentendo inoltre loro di confrontarsi con il mercato forti di una base normativa stabile e di proporsi come un nuovo soggetto in grado di garantire nell'ambito delle lavorazioni agricole tracciabilità e certificabilità dei prodotti richiesti dai consumatori e dalla nuova Pac".

Al termine dell'esposizione della proposta è seguito un lungo e vivace dibattito condotto dal presidente della Commissione, il senatore Paolo Scarpa Bonazza Buora, che ha dichiarato come sia decisamente giunta l'ora che le istituzioni mettano mano al problema per risolverlo in maniera definitiva. Il presidente ha anche osservato come nel corso degli anni la legislazione che riguarda l'imprenditore agricolo si sia rinnovata per seguirne l'evoluzione, mentre per gli agromeccanici ciò non è avvenuto. Nel corso degli ultimi anni, secondo  Scarpa Bonazza, il ruolo dell'agromeccanico sarebbe stato mal compreso e considerato, mentre le funzioni che esso si è ritagliato nel settore primario andrebbero addirittura rivendicate già nel primo pilastro della Pac.

La posizione del presidente Scarpa Bonazza è stata pienamente condivisa anche dal vicepresidente della Commissione, il senatore del PdL Lorenzo Piccioni.

L'altro vicepresidente della Commissione, Alfonso Andria del PD, ha sottolineato come la qualificazione delle aziende nella forma proposta da Unima debba fungere non solo da volano per lo sviluppo di un meccanismo di certificazione del prodotto e delle operazioni colturali che garantisca la tutela di consumatori e ambiente, ma anche da elemento selettivo nell'ottica dell'evoluzione strutturale del comparto.

Leana Pignedoli (Capogruppo PD) ha definito il progetto assolutamente condivisibile a nome di tutto il gruppo del Partito Democratico, trovando particolarmente significativo l'impulso che deriverebbe da un'eventuale approvazione della proposta alla competitività di tutto il settore agricolo e evidenziando, inoltre, come la qualificazione professionale delle aziende avrebbe prevedibili riscontri positivi per quanto riguarda il difficile tema della sicurezza sul lavoro.

Parimenti positivo il giudizio di Maria Teresa Bertuzzi (PD), che ha invece posto l'accento sulle potenzialità dell'elemento di certificazione professionalizzante come potenziale incentivo al ricambio generazionale nel settore primario.

Ha concluso il dibattito Colomba Mongiello (PD) che, rilevato l'ampio margine di condivisione della proposta, ha raccolto l'invito del presidente Scarpa Bonazza a iniziare senza indugio con Unima un percorso di collaborazione fattiva che porti quanto prima al varo di un testo definitivo e condiviso.