"Condividiamo in pieno le parole del ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, sul nuovo approccio dei Piani di sviluppo rurale".

Parole di Leonardo Bolis, presidente di Confai, sulle dichiarazioni del ministro Romano e dell'esito del summit organizzato dalla Rete rurale del Mipaaf.

"Serve assolutamente uno snellimento delle procedure e una rimodulazione delle misure, in modo da scongiurare il pericolo di un disimpegno delle risorse comunitarie destinate all'agricoltura - continua Bolis - Per questi motivi, però, Confai ritiene che anche le imprese di meccanizzazione agricola, reale motore dell'agricoltura e dello sviluppo rurale, debbano poter accedere ai Psr".

"Se è vero come è vero che la capacità di spesa in Italia viaggia intorno al 25%, contro il 35% della media comunitaria – aggiunge Bolis – è evidente che non si può prescindere dall'ampliare i soggetti beneficiari delle risorse stanziate da Bruxelles per l'agricoltura. Non possiamo dimenticare che l'innovazione tecnologica legata ai mezzi e alle macchine agricole ormai è appannaggio pressoché esclusivo dei contoterzisti, fino ad oggi totalmente esclusi dai Psr".

"Se vogliamo davvero rilanciare il comparto agricolo e assicurare al sistema un salto di qualità, anche nell'ottica di scenari di mercato sempre più globalizzati – conclude Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai – è bene assicurare l'accesso ai fondi anche alle imprese di meccanizzazione agricola".