L'Unione nazionale costruttori macchine agricole Unacoma ha concluso positivamente il processo di rinnovamento dei propri assetti istituzionali con la trasformazione da Associazione in Federazione

La base delle industrie associate - riunita in assemblea straordinaria la mattina del 27 aprile a Bologna - ha approvato a larga maggioranza il nuovo statuto, che rappresenta una svolta storica nel sistema di rappresentanza del settore. I diversi comparti attualmente presenti all'interno di Unacoma non saranno più configurati come semplici 'gruppi merceologici', ma come associazioni a tutti gli effetti, riunite in una Federazione capace anche di aggregare aziende operanti in ambiti produttivi affini, e di rappresentare con maggiore forza le istanze della meccanizzazione. Alle prime associazioni federate - che rappresenteranno i comparti 'Trattori', 'Motori', 'Macchine Agricole Operatrici', 'Macchine Agricole Operatrici Semoventi', 'Garden', 'Macchine Movimento Terra' e 'Componenti' – si potranno aggiungere ulteriori soggetti del mondo industriale, accolti, in base alle loro caratteristiche, come soci 'ordinari', 'affiliati', 'aggregati' o come 'associazioni altre'.

L'approvazione del nuovo statuto, che ha già ricevuto l'attestazione di conformità da parte della Confindustria la quale lo ratificherà in Giunta entro il giugno prossimo, conclude un lavoro avviato nel marzo 2010 proprio in sintonia con gli orientamenti della Confederazione volti a favorire una convergenza delle singole associazioni all'interno di organismi federativi multisettoriali.

"Gli assetti di FederUnacoma soddisfano due precise esigenze – ha spiegato il presidente Massimo Goldonida una parte quella di accrescere l'autonomia e migliorare l'operatività dei singoli comparti produttivi, che hanno evidentemente caratteristiche, esigenze e mercati di riferimento diversi; e dall'altra consentire una rappresentanza unitaria più forte e autorevole delle istanze di comune interesse nelle sedi istituzionali e politiche a livello nazionale, comunitario e internazionale". Il processo si concluderà con l'elezione dei nuovi organi FederUnacoma (Consiglio Direttivo e Giunta) nel giugno 2012, e con l'elezione del presidente nel giugno 2013.

L'Unacoma si trasforma, dunque, in un momento delicato per l'intero sistema industriale del Paese, chiamato a confrontarsi con le sfide del mercato globale e con tutte le variabili di natura economica e politica che hanno influenza diretta sui settori di competenza e che richiedono un sistema di servizi alle imprese e un meccanismo di rappresentanza sempre più efficienti. 

Lo ha confermato intervenendo all'assemblea Unacoma lo stesso vicepresidente della Confindustria Aldo Bonomi, il quale ha anche presentato i contenuti del progetto 'Reti d'impresa', recentemente messo a punto dalla Confederazione e finalizzato a migliorare sensibilmente le sinergie tra settori produttivi.

Nel suo discorso all'assemblea Massimo Goldoni ha ricordato alcune tappe storiche nel percorso dell'Unacoma, che dal 1945, anno della sua fondazione, ha sempre rappresentato una delle realtà più significative in ambito confindustriale. Dal contributo alla definizione della riforma agraria nel 1950 ai 'piani verdi' nel 1960, dai progetti nazionali di ricerca sulla meccanizzazione ai più recenti interventi in sede politica per il sostegno allo sviluppo del settore, fino agli eventi fieristici e promozionali e ad un sistema di servizi ad ampio raggio realizzati tramite la società Unacoma Service – ha spiegato Goldoni – l'Unacoma ha sempre avuto un ruolo attivo nel sistema di rappresentanza, contribuendo all'affermazione di un comparto della meccanica considerato oggi uno dei punti di forza del 'made in Italy''.

"Il modo migliore per onorare la nostra storia – ha concluso Goldoni – era dunque mettere in campo un nuovo grande progetto, sviluppare una Federazione capace di nuova spinta propulsiva, e capace di essere protagonista nelle dinamiche economiche e politiche del nuovo secolo".