Unima (Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola) comunica che le macchine specializzate per la bieticoltura che a seguito della ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero avevano ricevuto gli aiuti compensativi previsti dai Reg. CE n. 320/2006 e n. 968/2006, possono essere utilizzate purché la coltura sia destinata a fini energetici.
La conferma direttamente dalla cortese risposta che Agea ha dato a un quesito sull'argomento posto da Unima il 14 marzo scorso, nella quale si precisa che "…l'aiuto liquidato ai possessori di macchinari è diretto a compensare gli stessi per il minor valore del macchinario posseduto a causa dei limiti produttivi posti dalla nuova regolamentazione comunitaria per la riforma del settore zucchero e pertanto i macchinari stessi possono essere utilizzati per le coltivazioni di barbabietole prodotte a fini energetici".
"Sin da quando il settore bieticolo nazionale è stato rivoluzionato dalle decisioni prese a Bruxelles – commenta con soddisfazione il presidente di Unima, Aproniano Tassinari – Unima si è preoccupata di tutelare gli interessi degli agromeccanici, che posseggono oltre l'80% delle costose macchine specializzate per la bieticoltura, ottenendo che la categoria fosse inclusa tra gli aventi diritto agli aiuti compensativi.
Quando si è aperto lo scenario della bieticoltura a fini energetici ci siamo resi immediatamente conto che l'utilizzo delle macchine in questo contesto non sarebbe stato contrario né allo spirito, né alla lettera della legge, chiedendo conferma di ciò ad Agea.
La risposta di Agea, che voglio ringraziare pubblicamente per la sollecita collaborazione – conclude Tassinari – apre una nuova opportunità per un impiego ottimale del parco macchine degli agromeccanici e contribuisce a spianare la strada a un settore, come quello delle agroenergie, che sinora nel nostro Paese ha stentato a decollare".
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Fonte: Unima