Il coordinatore nazionale di Confai, Sandro Cappellini, accompagnato dal segretario alla presidenza, Enzo Cattaneo, ha inquadrato il comparto del contoterzismo alla Commissione Agricoltura della Camera, consegnando due dossier di approfondimento ai deputati componenti la Commissione Agricoltura.

Tra questi, un documento contiene specifiche proposte attuative per rilanciare un comparto strategico per la filiera produttiva agroalimentare. "Non dobbiamo dimenticare che oltre il 98% della raccolta in campo è effettuata da imprese agromeccaniche professionali - ha sottolineato Cappellini - I contoterzisti, fondamentali se si vuole continuare ad avere in Italia ogni tipologia di coltura (dai cereali ai foraggi, dall'olio ai vigneti, all'ortofrutta, al biologico) chiedono ed attendono da anni di poter accedere concretamente al mondo agricolo".

Il protrarsi di questa situazione, ha messo in luce Cappellini, "comporta svantaggi sia per le nostre imprese, costrette ad operare in un regime di concorrenza sleale con contoterzisti improvvisati o irregolari, operanti con strutture non a norma, anche sul fronte della sicurezza sul lavoro, che per gli agricoltori che utilizzano i nostri servizi, i quali spesso devono farsi carico di tariffe più elevate".

Fra le aspettative di Confai, per i prossimi mesi, illustrate alla Commissione Agricoltura, vi sono: l'applicazione ai dipendenti delle imprese agromeccaniche del trattamento previdenziale previsto per i lavoratori del settore agricolo; l'edificabilità in zona agricola per l'attività agromeccanica; la convocazione del Tavolo della meccanizzazione agricola; l'innalzamento a 50 chilometri orari del limite di velocità per le macchine agricole e aumento della massa rimorchiabile a 25 tonnellate al fine di ottimizzare il lavoro e ridurre tempi di trasferimento ed occupazione del sedime stradale; l'azzeramento dell'accisa sul carburante agricolo; l'estensione anche alle imprese agromeccaniche delle semplificazioni che verranno concesse sul Sistri alle aziende agricole; l'inserimento di un rappresentante di Confai in tutti quei tavoli di concertazione dove si trattano problematiche agricole e, in fine, la valutazione del ruolo della categoria sulla tematica della rintracciabilità e sanità degli alimenti.

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