La squadra alla guida di Unacea è stata confermata e arricchita di nuovi elementi. Nel corso della prima assemblea e del successivo consiglio direttivo dell'associazione di categoria Enrico Santini (Fiori) è stato confermato alla presidenza, Franco Invernizzi (New Holland) e Enrico Prandini (Komatsu Utility Europe) sono stati eletti vicepresidenti. Gli altri membri del consiglio direttivo sono: Giulio Riccardi (Lameter), Mirco Risi (Simex), Alessandro Rossi (Komatsu Italia), Paolo Venturi (Ihimer), Michele Vitulano (Indeco).

Nel fare il bilancio dei primi sei mesi di vita di Unacea, il presidente Santini ha ricordato che la nuova associazione nel settore è la maggiormente rappresentativa in termini di fatturato.

"Non è tuttavia solo questo il motivo per il quale siamo nati - ha aggiunto Santini - Abbiamo dato vita a Unacea perchè vogliamo un'associazione di aziende al servizio delle aziende e una rappresentanza che permetta di avviare un processo unitario nel construction equipment. Nonostante le molte avversità iniziali questo progetto sta andando avanti con grande convinzione, conquistando crescente fiducia e consenso".

Contestualmente allo svolgimento della sua prima assemblea, Unacea è entrata a far parte del Cece, l'associazione con sede a Bruxelles che raggruppa i produttori europei di macchine per costruzioni. "Abbiamo molto lavoro da fare a livello europeo", ha dichiarato il vicepresidente Franco Invernizzi che rappresenterà Unacea nel Cece. "Gli interessi dell'industria e i livelli di occupazione che essa riesce a garantire vanno difesi da chi importa macchine non conformi, pericolose per la sicurezza dei lavoratori e dannose per l'ambiente. E' assurdo che si richieda ai produttori italiani e europei il rispetto rigoroso di tutte le moltissime norme per la produzione delle macchine, quando si permette che le dogane europee lascino entrare mezzi non conformi. In questo modo si crea un danno alla collettività e non si consente alle imprese di rientrare degli investimenti effettuati in ricerca e sviluppo. Su questi temi come Unacea vogliamo dare un contributo importante sia al livello nazionale che europeo, nell'ambito del Cece".

Nel frattempo il mercato italiano delle macchine movimento terra, dopo la flessione del 17% registrata nel primo trimestre, non accenna a riprendersi. Sulla base della perdurante situazione di crisi e del mancato afflusso degli incentivi al settore, Unacea – che ha raggiunto un tasso di rappresentatività in termini di fatturato di oltre 2/3 del valore dell'intera industria - ne richiede un rinnovo focalizzato sulle sole macchine movimento terra, impiegando i fondi inutilizzati dagli altri settori.