“Il decreto varato dal Governo assegna 20 milioni di euro complessivi al settore macchine agricole e per movimento terra. Se si guarda alla pesante crisi che ha colpito il comparto delle macchine agricole e più ancora quello delle macchine per movimento terra, si comprende subito come vi sarebbe necessità di incentivi molto più consistenti".
A dirlo ad Agronotizie è Massimo Goldoni, presidente di Unacoma, dopo la firma del decreto attuativo che definisce le modalità per la concessione degli incentivi da parte del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, di concerto con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
"Tuttavia - aggiunge Goldoni - troviamo positivo che la meccanizzazione sia nuovamente tornata all’attenzione del mondo politico, dopo sette anni di mancati incentivi, e che vi siano le condizioni per nuove iniziative di sostegno”.
L’industria delle macchine per l’agricoltura, la cura del verde e il movimento terra conta in Italia oltre 3.000 imprese, molte delle quali di piccole dimensioni. Unacoma ne associa circa 300 tra piccole, medie e grandi, fino a coprire olter il 90% del fatturato di settore.
“E’ importante che gli incentivi alla rottamazione siano visti non già come un puro e semplice sostegno a un comparto della meccanica in crisi, ma come un investimento per il miglioramento globale delle filiere - aggiunge il numero uno di Unacoma -. In agricoltura, in particolare, la presenza di macchine agricole di nuova generazione è fondamentale per la competitività dell’intero sistema, ed è lo strumento principale per il miglioramento della sicurezza e della eco-compatibilità".
A questo proposito, Goldoni fa un distinguo sostanziale sul valore del settore in termini quali-quantitativi.
"Il nostro Paese presenta un parco macchine molto consistente in termini numerici ma non altrettanto valido in termini qualitativi - sottolinea -. Dei circa 1.650.000 trattori che si stima siano operanti sul territorio nazionale, solo una piccola parte risulta efficiente e tecnologicamente adeguata. L’età media delle trattrici è intorno ai 20 anni, e molto diffusi sono ancora mezzi con 30 ed anche 40 anni di vita”.
La produzione complessiva nel 2008 (i dati finali 2009 non sono ancora disponibili) ha raggiunto un valore di 12,5 miliardi di euro, di cui 8,2 per il comparto delle trattrici e macchine agricole e 4,3 per il comparto del movimento terra.
In termini di unità, le sole trattrici assommano a oltre 93 mila, mentre il totale del macchinario in peso (compreso l’insieme delle macchine operatrici, delle attrezzature e della componentistica di settore) è pari a 1,7 milioni di tonnellate.
Il mercato delle macchine agricole ha registrato nel 2009 una contrazione significativa. I dati sulle immatricolazioni di mezzi meccanici indicano una flessione del 6,23% per le trattrici, del 19,8% per le mietitrebbiatrici, del 10,7% per le motoagricole e dell’8% per i rimorchi.
Macchine agricole, andamento del mercato
Fonte foto: jusben
I cali percentuali non rappresentano fedelmente l’andamento del mercato, che in realtà registra una flessione molto più consistente, fa sapere Unacoma. Molti mezzi meccanici immatricolati sono, infatti, ancora presso i rivenditori, così che il numero delle macchine immatricolate non corrisponde al numero delle macchine effettivamente assorbite dal mercato.
Nel caso delle trattrici, ad esempio, mentre il dato sulle immatricolazioni indica nelle stime Unacoma una flessione del 6,2%, il calo effettivo delle vendite si stima intorno al 30%.
Questo peraltro all’interno di un trend nazionale che vede negli ultimi sei anni una flessione costante nelle vendite di trattrici, passate dalle 32.814 unità del 2004 alle 25.563 del 2009.
I primi mesi del 2010 registrano un vero e proprio crollo delle immatricolazioni, causato dall’annuncio di un imminente decreto per gli incentivi, fatto che ha ulteriormente frenato gli acquisti, inducendo agricoltori e contoterzisti a sospendere gli investimenti in attesa di condizioni più favorevoli. I dati sulle immatricolazioni di trattrici indicano nei mesi di gennaio e febbraio un calo del 19,5%.
Al negativo andamento sul mercato interno si aggiungono gli effetti, ancora più gravi, della crisi sui mercati esteri, verso i quali le industrie italiane indirizzano circa il 70% della propria produzione.
I dati Istat sul commercio estero indicano a fine 2009 un calo del 31,9% per le trattrici e del 26,45% per le altre tipologie di macchine e attrezzature.
In termini di unità, nel 2009 le industrie italiane hanno esportato 52.938 trattrici contro le 79.251 esportate l’anno precedente.
“I nuovi incentivi per la rottamazione - conclude Goldoni - debbono essere considerati il primo passo di una politica sempre più orientata alla meccanizzazione e all’innovazione tecnologica, nella quale l’Unacoma avrà un ruolo importante in termini di sensibilizzazione nelle sedi politiche e istituzionali e di messa a punto di strumenti di sostegno. Un fronte sul quale stiamo lavorando con impegno è quello dei Piani di sviluppo rurale, che prevedono incentivi per l’acquisto di mezzi meccanici".
"Stiamo contribuendo alla definizione del 'Piano per il Sud' promosso dal ministero dello Sviluppo economico - chiosa il presidente di Unacoma - nel quale vengono potenziati gli interventi a favore della meccanizzazione agricola. In considerazione della presenza nel Mezzogiorno di un parco macchine fortemente obsoleto, non più in linea con le recenti normative in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro, l’obiettivo del Piano è di consentire investimenti diretti per l’adeguamento del parco macchine, volti a migliorare il bilancio energetico e il bilancio delle emissioni nonché la sicurezza per gli operatori”.