80 milioni di sterline: è quanto ha investito Jcb nel settore dei motori, dove è entrata nel 2004.

L'ultimo "frutto" di questo sforzo è la messa a punto di un nuovo sistema di combustione per il nuovo motore JCB Ecomax T4 4.4 da 4,4 litri, appartenente all'ultima generazione dei motori JCB Dieselmax. Si tratta di un novità assoluta per il settore: elimina infatti la necessità di qualsiasi post-trattamento dei gas di scarico e garantisce importanti risparmi per i clienti delle macchine di gamma media.

L'ingresso in produzione del motore è previsto per il 2012, dopo approfondite prove in campo per  garantire l'osservanza delle prescrizioni della normativa Interim Tier 4/Stage 3B. Verrà utilizzato sia nel settore dei macchinari da costruzione di gamma media sia nel settore dei macchinari agricoli JCb, dove il suo uso sarà però limitato ai telescopici e non esteso anche ai trattori.

Alan Tolley, direttore dei programmi di sviluppo motori, ha dichiarato: "L'osservanza delle normative Tier 4 sulle emissioni è una sfida estremamente impegnativa ma anche un'enorme opportunità di innovazione; l'opportunità di ottenere una soluzione che offra effettivi vantaggi per i nostri clienti. Risultato: JCB Ecomax T4 4.4 è non solo il motore più ecologico del settore off-highway, ma rappresenta anche una novità assoluta per il nostro settore".

"La nostra strategia mirava a soddisfare le prescrizioni delle normative Interim Tier 4 sulle emissioni senza l'uso del filtro antiparticolato (Dpf), spesso controproducente nel settore dei macchinari di gamma media, ma anche ad ottenere tale risultato senza alcun post-trattamento dei gas di scarico. Abbiamo concentrato gli sforzi della nostra ricerca e sviluppo su un sistema di combustione ad alta efficienza; in altre parole ci siamo assicurati di non creare fin da subito sostanze inquinanti piuttosto di dovercene occupare poi in una fase successiva. Questo approccio ci ha anche consentito di ottenere bassissimi livelli di consumo di carburante."

 

Vantaggi per il cliente
Spiega Tolley: "La soluzione ottenuta presenta importanti vantaggi per i nostri clienti sia a livello di compattazione che di integrazione".

Oltre ad eliminare la necessità di installare un costoso sistema di post-trattamento dei gas di scarico, non è stato necessario aumentare le dimensioni del gruppo di raffreddamento o ridurre la durata degli intervalli di manutenzione dalle normali 500 ore. Inoltre, nel corso dei test i motori hanno raggiunto una riduzione del 5-10% dei consumi di carburante rispetto a quelli della precedente generazione.

Il motore è stato anche progettato in un'ottica futura, con una configurazione strutturale di componentistica e di sistemi che già prevede il recepimento della le futura normativa Tier 4/Stage 4, quando il post-trattamento dei gas di scarico per la riduzione delle emissioni degli ossidi di azoto potrebbe essere inevitabile.

 

I principali vantaggi di questa innovazione sono dunque un minore consumo di carburante e ridotti costi di gestione, a cui corrisponde una migliore affidabilità del motore. Da sottolineare anche il minore ingombro senza compromessi per il design della macchina.

 

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