La risalita di responsabilità penale è un rischio che gli imprenditori agricoli dovrebbero tenere presente. Il fatto di essere in regola con tutte le normative non pone infatti al riparo l'azienda agricola dal rischio di incorrere in condanne a causa dell'affidamento di lavori a società terze che, invece, non risultano in regola.

 

L'avvocato penalista Mariagrazia Pellerino, famosa per aver assistito le associazioni agricole nella vicenda della maxi truffa delle quote latte, ha spiegato, durante l'edizione 2025 di Coltivato, Festival Internazionale dell'Agricoltura, tutte le cautele necessarie per non incorrere in guai penali, magari in buona fede.

 

Durante l'incontro che si intitolava "Campi legali: l'agricoltura e i rischi giudiziari penali", Mariagrazia Pellerino ha chiarito dati e concetti. Da reati che riguardano la sicurezza sul lavoro alla sicurezza ambientale al benessere animale fino a reati che hanno a che fare con frodi comunitarie, l'imprenditore agricolo deve tenere gli occhi aperti, tanto più che con la Pac 2023-2027 e l'introduzione della condizionalità sociale, un'eventuale condanna per qualche reato che riguardi la sfera del rispetto dei diritti del lavoratore porterebbe alla decurtazione dei contributi Pac.

 

Reati penali: buone pratiche per le aziende agricole

 

Mariagrazia Pellerino, in carriera, ha assistito e difeso alcune centinaia di imprenditori agricoli e quindi conosce i casi più frequenti. Fra i dati resi noti durante l'incontro il fatto che, secondo i resoconti della vigilanza dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, solo il 6% dei casi di sospensione di attività per gravi violazioni che riguardano la sicurezza e il lavoro nero è relativo al mondo agricolo, il 59% riguarda invece il terziario.

 

"Quello che noi vediamo come avvocati penalisti - ha detto Mariagrazia Pellerino - è che la responsabilità penale per infortuni sul lavoro non si ferma al datore di lavoro, ma risale a colpire il committente, l'azienda agricola. Uno dei principali rischi è quindi la supply chain. L'impresa agricola deve fare estrema attenzione rispetto ai propri fornitori di servizi. Al mio studio è capitato un caso che non ha a che fare con i campi ma con un imprenditore che aveva commissionato lavori di manutenzione sul proprio capannone. Si era affidato a un soggetto che purtroppo non aveva abbastanza competenza. Si è verificato un infortunio mortale, con caduta dal tetto e a rispondere di omicidio colposo in questo caso è purtroppo il committente. Per quanto riguarda il benessere animale, casi possono riguardare la somministrazione di farmaci o, per esempio, far scendere il vitello dal carro con la cavezza al collo. Anche per la violazione del 603 bis del Codice Penale, ovvero 'Intermediazione illecita/caporalato e sfruttamento del lavoro', c'è la risalita di responsabilità fino al committente".

 

Il consiglio dell'avvocato è verificare sempre che il fornitore applichi i contratti nazionali del lavoro, che la retribuzione sia congrua, che l'orario di lavoro sia adeguato, "spesso infatti gli incidenti succedono perché si continua a lavorare in condizione di stanchezza. È molto importante verificare la formazione lavorativa e che l'azienda cui si affida il lavoro abbia autonomia organizzativa. Poi c'è tutto il tema degli irregolari".

 

Certo non è semplice per un agricoltore che già deve mandare avanti l'azienda agricola, verificare tutta la catena di fornitura. Si pensi ad esempio a quante lavorazioni vengono spesso affidate ai contoterzisti. "Esistono e stanno incominciando a diffondersi in tutti i territori - ci ha spiegato l'avvocato Mariagrazia Pellerino - i cosiddetti protocolli di filiera fra Prefettura e associazioni agricole coinvolte con le imprese, proprio per cercare di generare delle condizioni di legalità che siano sempre più diffuse e sempre più conosciute. All'interno di questi protocolli, coloro che vanno a fornire manodopera si preoccupano di fornire manodopera trattandola secondo quelle che sono le condizioni di sicurezza sul lavoro, di regolarità retributiva, di regolarità anche contributiva, di regole sui permessi di soggiorno".

 

Fra i guai legali nei quali un'azienda agricola può trovarsi coinvolta, c'è tutto il capitolo legato ai contributi Pac. I casi elencati dell'avvocato vanno dal 640 bis del Codice Penale, "Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche", al 316 ter del Codice penale, "Indebita percezione di erogazioni pubbliche", all'articolo 2 della Legge 898/1986, "Indebita percezione di contributi", reato specifico sui fondi Feaga e Feasr.

 

Un momento dell'incontro a Coltivato 2025

Un momento dell'incontro a Coltivato 2025

(Fonte foto: Andrea Guermani)

 

Questo articolo è stato modificato in data 15 maggio 2025. Nello specifico è stato corretto l'anno della legge citata

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