Il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato ieri - 14 ottobre 2024 - a Bruxelles le conclusioni che affrontano le sfide urgenti poste dalla desertificazione, dal degrado del suolo e dalla siccità (Dldd), sottolineando la necessità fondamentale di un approccio coeso e integrato alla gestione ambientale in tutta l'Ue. Tali conclusioni evidenziano l'aumento della frequenza e della gravità della siccità, nonché l'aggravarsi della desertificazione e del degrado del suolo sia a livello mondiale che in Europa. Lo ha reso noto ieri il Consiglio Europeo con una nota stampa, nella quale sono chiare le indicazioni per una trasformazione radicale dell'agricoltura europea.

 

"Il Consiglio esorta la Commissione Europea a proporre un piano d'azione globale a livello dell'Ue volto a combattere  desertificazione, degrado del suolo e siccità, con l'obiettivo di rafforzare la resilienza alla siccità e conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo (Ldn) entro il 2030" continua la nota.

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Riconoscendo l'interconnessione delle questioni ambientali, "il Consiglio invita l'Ue e i suoi Stati membri a sottolineare l'importanza della gestione e della governance rigenerative dei terreni nelle loro azioni esterne. L'impegno continuo e le partnership sulla desertificazione, il degrado del suolo e la siccità sono vitali per promuovere lo sviluppo sostenibile e affrontare le molteplici sfide del degrado del suolo".

 

Finanziamento coerente

Le conclusioni riconoscono la necessità di strategie di finanziamento coerenti per sostenere la gestione e il ripristino sostenibili del territorio. Il Consiglio chiede una revisione degli strumenti di finanziamento esistenti e l'esplorazione di fonti di finanziamento alternative private e miste, in particolare per rendere operative le azioni contro la desertificazione, il degrado del suolo e la siccità e attuare azioni di ripristino degli ecosistemi attraverso soluzioni basate sulla natura.

 

Trasformare l'agricoltura e i sistemi alimentari

Per conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, il Consiglio sottolinea la necessità di trasformare l'agricoltura e i sistemi alimentari verso la sostenibilità, la resilienza alla siccità e pratiche intelligenti in funzione del clima. Questa trasformazione dovrebbe essere guidata dai 13 principi dell'agroecologia, come definiti dal Gruppo di Esperti di Alto Livello della Fao sulla Sicurezza Alimentare e la Nutrizione.

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Rafforzare le sinergie e la collaborazione

Il Consiglio ribadisce il suo impegno ad affrontare le sfide interconnesse alla desertificazione, al degrado del suolo e alla siccità, del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità, della scarsità d'acqua e dell'inquinamento in modo coerente e integrato. Con la 16° sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica (Cbd), la 29° sessione della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Unfccc) e la 16° sessione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione (Unccd) che si svolgono consecutivamente, c'è un'opportunità unica per rafforzare la cooperazione tra le tre convenzioni di Rio.

 

Tale collaborazione sosterrà l'attuazione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e dei relativi obiettivi di sviluppo sostenibile.

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Il Consiglio sottolinea con forza la necessità di una maggiore collaborazione tra la Cbd, l'Unfccc e l'Unccd a tutti i livelli. Chiede maggiori sinergie, in particolare nell'attuazione del quadro globale sulla biodiversità, dell'accordo di Parigi e del programma di definizione degli obiettivi di neutralità in materia di degrado del suolo. Tale collaborazione è essenziale per lo sviluppo e l'attuazione di strategie nazionali efficaci che affrontino in modo sinergico la biodiversità, l'adattamento ai cambiamenti climatici e la Dldd.