La Toscana ha raggiunto in anticipo gli obiettivi di spesa per l'agricoltura, cioè l'uso dei fondi europei per i contributi e l'effettuazione dei pagamenti alle aziende per il 2023.
Un traguardo importante perché indica che le risorse vengono usate ed evita che per i prossimi anni vengano ridotti gli stanziamenti. Se i fondi europei non vengono utilizzati nei tempi previsti infatti, nelle programmazioni successive la quota delle risorse per la Regione che non li ha usati viene ridotta.
E quest'anno la Toscana ha già erogato 872 milioni di euro, facendo raggiungere e superare la quota prevista per l'utilizzo delle risorse messe a disposizione dall'Ue per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, addirittura con un anticipo di 6 mesi rispetto al termine previsto.
Dal 31 dicembre 2022 - quando la spesa complessiva ammontava a 819 milioni di euro - ad oggi si sono aggiunti infatti altri 55 milioni di euro spesi. In termini percentuali, la spesa si attesta al 67,4% del totale delle risorse programmate, pari a 1,291 miliardi di euro per l'intero periodo di programmazione.
Il livello di avanzamento della spesa ottenuto, anche per l'annualità 2023, consente così alla Regione di raggiungere gli obiettivi fissati ed evitare la perdita di risorse che il mancato conseguimento del risultato avrebbe comportato.
Per l'assessore regionale all'Agroalimentare Stefania Saccari, il raggiungimento degli obiettivi di spesa previsti per quest'anno è una prova di capacità importante oltre che una buona notizia per tutta la Regione.
Un traguardo che per l'assessore è stato merito di previsioni di spesa attendibili, che hanno portato a identificare progetti validi e individuare priorità, come il potenziamento della redditività delle aziende agricole, la gestione della risorsa idrica a scopi produttivi, il sostegno a progetti pilota e di cooperazione, la prevenzione dei danni alle foreste da incendi e calamità naturali, le programmazioni dei Gal sul territorio e gli investimenti per i giovani agricoltori.
Tutte misure, come ha sottolineato Saccardi, che sono molto orientate alle richieste dell'Europa per un'agricoltura sempre più attenta all'ambiente, sempre più esempio di lotta al cambiamento climatico e con sempre più attenzione alla biodivestità e al benessere animale.
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Fonte: Regione Toscana