Le Isole Maggiori continuano la loro battaglia per sostenere la sfida posta dal cambiamento climatico sul fronte delle risorse idriche irrigue. E se il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha appena appaltato il primo lotto dei lavori per la costruzione della Diga di Cumbidanovu, un'opera che vale complessivamente circa 160 milioni di euro, la Regione Siciliana rivendica di avere pronti 34,5 milioni di euro per migliorare le reti irrigue e di aver recuperato quasi tutti i 31 progetti irrigui non finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: attingeranno le necessarie risorse finanziarie sul Fondo Sviluppo e Coesione, mentre è in arrivo la nuova Legge regionale di riforma degli enti di bonifica e irrigazione.

 

Sardegna, appaltati i lavori della Diga di Cumbidanovu

In Sardegna la Diga di Cumbidanovu potrebbe essere inaugurata nel 2026. Ha avuto infatti esito positivo il 7 giugno 2023 la gara per l'aggiudicazione dei lavori per il primo stralcio sull'Alto Cedrino, che riguarda la realizzazione dello sbarramento con un progetto di 91 milioni di euro. A comunicarlo è il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale che assicura tempi brevi per il termine della procedura e l'avvio dei lavori in cantiere.

 

Esprime soddisfazione l'assessore dei Lavori Pubblici della Regione Sardegna, Pierluigi Saiu: "La Diga di Cumbidanovu è una delle grandi incompiute d'Italia, attesa da oltre trent'anni. Il risultato che raccogliamo oggi è frutto del grande lavoro dell'Assessorato Lavori Pubblici, del Ministero delle Infrastrutture e del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale".

 

"Un impegno che ha consentito - aggiuge Saiu - dopo il primo bando andato deserto a febbraio, di ridurre al massimo i tempi per la nuova gara, oggi chiusa con l'aggiudicazione dei lavori per la parte più importante dell'opera. È bene ricordare che oggi grazie al nuovo accordo tra Regione e Ministero delle Infrastrutture, con l'incremento di 13,5 milioni di euro che andranno a coprire i maggiori costi dovuti agli incrementi dei materiali, abbiamo a disposizione le risorse necessarie al completamento del corpo diga. Cumbidanovu è un'infrastruttura fondamentale, strategica per il territorio".

 

L'opera, inserita nel Sistema Idrico Multisettoriale della Regione, avrà una capacità pari a 13,32 milioni di metri cubi e sarà destinata alla fornitura d'acqua per gli usi irrigui di circa 2.800 ettari di terreni agricoli e per gli usi industriali con una portata continua di 50 litri al secondo nel territorio dei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali. La risorsa idrica accumulata sarà poi destinata alla produzione di energia idroelettrica attraverso la realizzazione di una centrale.

 

"Ora è fondamentale accelerare non solo con il completamento della Diga, ma anche sulle altre opere connesse necessarie per il suo funzionamento. A questo scopo - continua l'assessore Saiu - abbiamo già deliberato l'assegnazione di 4,6 milioni di euro per la progettazione delle opere necessarie al collegamento della Diga con l'impianto di trattamento dei reflui di 'Su Tuvu' e la realizzazione della centrale idroelettrica. Destinataria delle risorse è la Società in house della Regione Opere e Infrastrutture della Sardegna".

 

Il costo totale delle opere ulteriori in fase di progettazione è stimato in oltre 160 milioni di euro. "Dalla Regione - conclude Saiu - arriveranno al Consorzio di Bonifica nelle prossime settimane altri 10 milioni, che si aggiungeranno quindi alla dotazione finanziaria già disponibile, a conferma del fatto che stiamo mettendo in campo tutte le azioni e tutte le risorse necessarie a portare a compimento l'opera".

 

L'impresa Icm Spa con sede a Vicenza, è risultata aggiudicataria provvisoria con un ribasso dello 0,15%. "Non appena l'aggiudicazione diventerà efficace si procederà alla stipula del contratto e alla consegna del servizio di progettazione esecutiva e di esecuzione del primo stralcio dei lavori" spiega il presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, Ambrogio Guiso. Un passo importante questo, atteso da tutto il territorio ma che a inizio 2023 ha subìto un rallentamento per via della mancata presentazione di offerte alla pubblicazione dell'avviso.

 

Il 7 giugno scorso, si è svolta la seduta conclusiva di questa nuova procedura di gara alla quale sono stati ammessi tre operatori economici. La fase successiva alla conclusione del primo stralcio, sarà quella relativa alle opere accessorie, per 18,5 milioni di euro in corso di reperimento.

 

"Si ritiene che a breve possa essere reperito - conclude Guiso - almeno in parte, il finanziamento mancante per l'esecuzione di tutte le opere. I lavori di completamento saranno consegnati alla stessa impresa vincitrice dell'appalto del primo stralcio senza la necessità di eseguire una nuova gara. La durata totale dei lavori è stabilita in complessivi 36 mesi per cui gli stessi dovrebbero concludersi, salvo imprevisti, entro il 2026".

 

Sicilia, subito 34,5 milioni di euro per le reti irrigue

In un recente incontro con gli amministratori locali della Piana di Catania, l'assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana, Luca Sammartino, ha annunciato il prossimo appalto di opere irrigue da parte dei consorzi di bonifica siciliani per 34,5 milioni di euro. Inoltre l'assessore Sammartino ha ricordato che nelle prossime settimane varerà con il Governo regionale la nuova riforma dei consorzi di bonifica dell'Isola.

 

L'assessore ha spiegato che per l'efficientamento e una maggiore infrastrutturazione delle reti di distribuzione con il Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale, con risorse del Psr 2014-2022, "abbiamo messo in campo alcuni interventi straordinari che potranno prendere il via dal primo luglio, con l'entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti. Il Consorzio di Bonifica 9 Catania, inoltre, ha ottenuto un finanziamento di oltre 15,6 milioni con i fondi di 'Casa Italia' (Dpcm 18 giugno 2021) per gli interventi di ripristino e adeguamento funzionale del canale Cavazzini a valle del torrente Monaci, nel territorio di Palagonia".

 

"Nel Calatino - ha aggiunto l'assessore -, grazie a un finanziamento di 10,6 milioni a valere sui fondi della Legge 178/2020, potremo mandare in gara entro il 2023 un importante intervento di ristrutturazione e riduzione delle perdite della rete irrigua dipendente dal Dittaino-Ogliastro, nel territorio di Castelluccio-Favarotta".

 

"Nell'ambito dello stesso complesso irriguo - ha proseguito - sono già in gara anche altri lavori per un importo di 8,3 milioni, finanziati dal Ministero. Inoltre, abbiamo recuperato sul Fondo di Sviluppo e Coesione quasi tutti i progetti legati alle reti distributive in tutta la Regione, che in un primo momento non erano stati ammessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".

 

Si tratta - detto per inciso - di ben 31 progetti irrigui per il valore complessivo all'origine di 422,7 milioni di euro. Una notizia bomba, sulla quale però l'assessore quasi sorvola. Nell'ottobre 2021 l'esclusione della Sicilia dal bando irriguo del Ministero delle Politiche Agricole su fondi Pnrr fece scalpore a livello nazionale, episodio puntualmente documentato da AgroNotizie®.

 

Per quanto riguarda i consorzi di bonifica, ha concluso Sammartino, "la riforma a cui sto lavorando e che il Governo varerà nelle prossime settimane prevederà anche un canone irriguo commisurato al beneficio che l'agricoltore riceve. Spero che l'Assemblea Regionale Siciliana la possa approvare in breve tempo".