I prezzi dell'olio di oliva extravergine all'origine in Italia hanno conosciuto nel corso del mese di aprile un ritorno della tendenza rialzista, trascinati dagli aumenti di prezzo importanti della Puglia e sostenuti dalla stabilità della Sicilia su valori elevati, culminati con l'approdo ad un valore medio di poco inferiore a 6,20 euro al chilogrammo. Nell'ultimo mese sui mercati all'ingrosso si registra parimenti una ripresa delle quotazioni, sia a Bari che a Milano. Intanto le giacenze di extravergine italiano al 31 marzo 2023 sono minori del 26% rispetto ad un anno fa, mentre le giacenze complessive di Evo risultano invece diminuite del 14,2%, per via della generale diminuzione della produzione 2022, che ha interessato tutti i principali Paesi produttori del bacino del Mediterraneo.

 

Mercati all'origine in aumento dell'1,6% in aprile

Il prezzo medio nazionale dell'olio d'oliva extravergine all'origine registrato da Ismea nella terza settimana di aprile 2023 è di 6,17 euro al chilogrammo, in aumento sui 6,10 euro al chilo della settimana precedente (+0,7%), con una ulteriore ripresa rispetto alle quotazioni della quarta settimana di marzo, ultima rilevata da AgroNotizie®, quando segnava ancora 6,07 euro (+1,6%).

 

Il prezzo medio dell'Evo nella terza di aprile riesce a fare meglio anche dei migliori valori registrati a febbraio scorso, quando aveva toccato 6,12 nella prima e nella seconda settimana di quel mese. Come risulta chiaramente dal grafico, i prezzi, dopo una parentesi di debolezza tra fine febbraio e metà marzo, hanno ripreso decisamente tono, con un'accentuazione sopravvenuta alla prima quindicina di aprile.

 

Andamento prezzo medio Olio Evo in Italia dalla seconda settimana di gennaio 2023 alla terza di aprile 2023

Andamento prezzo medio Olio Evo in Italia dalla seconda settimana di gennaio 2023 alla terza di aprile 2023
(Fonte Ismea)

 

Le quotazioni Ismea dei prezzi medi per piazza degli oli Evo monitorate da AgroNotizie® nella serata di ieri, 2 maggio 2023 - che di seguito si espongono in tabella - sottolineano una situazione di crescita dei valori di mercato su tutte le principali piazze pugliesi tra il 17 ed il 28 aprile 2023 sulla settimana precedente, mentre si evidenzia una sostanziale stabilità dei prezzi in Sicilia, con l'unica riserva della piazza di Ragusa (-3,7%), ribasso accusato il 18 aprile 2023.

 

In particolare, su 27 piazze rilevate, si fanno notare, in un quadro di più generale stabilità, gli aumenti del 3,3% delle piazze salentine di Brindisi, Lecce e Taranto registrati il 27 aprile 2023, unitamente ai rialzi di Bari (+0,4%) del 24 aprile e di Foggia (+1,2%) del 20 aprile. Da segnalare anche il ribasso dell'1,4% dell'Olio Dop Lametia intervenuto a Gioia Tauro il 24 aprile.

 

Andamento prezzi medi Olio Evo per piazza in Italia alla terza settimana di aprile
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(Fonte Ismea)


 E un confronto di questa tabella con le ultime quotazioni rilevate da AgroNotizie® il 28 marzo 2023, e pubblicate l'indomani, restituisce un quadro più accentuato degli aumenti intervenuti nelle ultime tre settimane.

 

Infatti, su 27 piazze rilevate, ben 8 appaiono in rialzo nel periodo tra la quarta settimana di marzo 2023 e la terza di aprile. Non solo, si scopre che gli aumenti sulle piazze di Bari e Foggia sono più consistenti, si aggiungono i rialzi di Bari per l'Olio Igp Terra di Bari e dell'Evo a Chieti. Si fanno notare anche alcuni ribassi su alcune Dop del Centro e del Nord Italia, ampiamente compensati dalla crescita complessiva del Sud.

 

Giacenze di Evo italiano al 31 marzo 2023: -26% sul 2022

Secondo Frantoio Italia numero 4/2023, redatto dall'Icqrf, Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari, e pubblicato dal Masaf, Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, al 31 marzo scorso in Italia c'erano 299.179 tonnellate di olio d'oliva in giacenza con una riduzione del 4,5% rispetto al 28 febbraio 2023 (313.263 tonnellate). Inoltre, sempre secondo Frantoio Italia "Le giacenze di olio sono inferiori (-11,7%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno".
 
In particolare, lo stock di olio in Italia il 31 marzo 2023 per il 73,6% è rappresentato da olio extravergine di oliva. "Nell'ambito dell'olio Evo, il 53,1% è di origine italiana (116.965 tonnellate), il prodotto di origine Ue rappresenta il 39,1%. Marginali sono gli stock di olio extra Ue e di oli blend".
 
E le giacenze di olio Evo italiano risultano diminuite tra fine febbraio e fine marzo 2023 di 12.226 tonnellate (-9,5%), un calo ben superiore a quelli degli ultimi mesi.
 
Inoltre, le giacenze di olio Evo italiano sono inferiori a quelle di un anno fa del 26,0% mentre gli oli Evo d'importazione Ue, con una consistenza di 86.248 tonnellate, sono al di sopra del 1,5% rispetto al 31 marzo 2022.

Infine, le giacenze complessive di olio Evo a marzo 2023 risultano diminuite su febbraio 2023 di 10.428 tonnellate (-4,5%), per effetto delle attività di commercializzazione. E sono inferiori ad un anno fa del 14,2%.

 

Borsa Merci Bari, olio Evo in aumento nell'alta qualità

Ieri mattina, 2 maggio 2023, la Commissione Olio della Borsa Merci di Bari ha quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,4%, fissandolo - alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa - a 6,25 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,35 euro sui massimi, valori identici a quelli della settimana precedente. Ma si tratta di valori in aumento di 0,10 euro al chilogrammo rispetto agli ultimi prezzi monitorati da AgroNotizie® il 28 marzo 2023.


Ieri, 2 maggio 2023, la Commissione Olio della Borsa Merci barese ha quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,8%, proponendo i prezzi di 5,75 euro al chilogrammo sui minimi e 5,85 euro sui massimi, valori che confermano quelli della seduta precedente e anche quelli dell'ultima seduta monitorata da AgroNotizie®  il 28 marzo scorso.

 

La Commissione Olio il 28 marzo 2023 ha fissato i prezzi dell'extravergine biologico a 6,60 euro al chilogrammo sui minimi e 6,75 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 18 aprile 2023, ma in aumento di 0,10 euro sui minimi e 0,15 euro sui massimi rispetto al 28 marzo scorso.

 

L'Olio Extravergine di Olive Dop Terra di Bari e l'Olio Extravergine Puglia Igp sono stati entrambi quotati ieri, 2 maggio 2023, all'unico valore di 6,60 euro al chilogrammo, stabili sulla precedente seduta del 18 aprile, ma in rialzo di 0,10 euro su quella del 28 marzo 2023.

 

Borsa Merci Milano: prezzi in netto aumento

Ieri, 2 maggio 2023, per tutti gli oli extravergini di oliva sulla piazza di Milano si apprezzano aumenti sulla precedente seduta del 18 aprile.

 

Ieri, in Borsa Merci Milano, l'extravergine italiano si è attestato a 6,30 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,50 euro sui massimi, in rialzo di 0,25 euro al chilogrammo sui minimi e 0,15 euro sui massimi rispetto alla precedente seduta del 18 aprile scorso. Tali valori risultano altresì in aumento di 0,40 euro al chilogrammo sui minimi e 0,30 euro sui massimi rispetto al precedente monitoraggio di AgroNotizie® relativo alla seduta del 28 marzo 2023.

 

L'olio extravergine di oliva di importazione comunitario, sempre il 2 maggio scorso, è stato fissato a 5,70 euro al chilogrammo sui minimi e 6,05 euro sui massimi, in rialzo di 0,10 euro sulla precedente seduta del 18 aprile. Tali valori risultano inoltre in aumento di 0,30 euro sui minimi e 0,20 euro sui massimi rispetto all'ultima seduta monitorata da AgroNotizie® il 28 marzo scorso.

 

Ieri, l'olio extravergine biologico nazionale a Milano è stato fissato a 6,70 euro al chilogrammo sui minimi e a 6,75 euro sui massimi, in rialzo sulla precedente seduta di 0,15 euro sui minimi e 0,10 sui massimi. Questi valori risultano poi in aumento di 0,20 euro sui minimi e 0,15 euro sui massimi sulla seduta del 28 marzo 2023.


L'olio extravergine biologico di importazione comunitario ieri a Milano è stato quotato a 6,35 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,50 euro sui massimi, in aumento sulla seduta precedente di 0,15 euro al chilogrammo sui minimi e 0,10 sui massimi. Infine, questi prezzi risultano essere più alti di quelli registrati il 28 marzo di 0,35 euro al chilogrammo sui minimi e 0,20 euro sui massimi.

 

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