I prezzi dell'olio di oliva extravergine all'origine in Italia hanno conosciuto nel corso del mese di marzo un parentesi lievemente ribassista, in alcuni casi con cadute di prezzo importanti, come in Sicilia, ma ora danno segni pur flebili di ripresa e comunque con valori superiori ai 6 euro al chilogrammo.

Nell'ultimo mese sui mercati all'ingrosso si registra invece sostanziale stabilità, sia a Bari che a Milano.

Intanto le giacenze di extravergine italiano al 28 febbraio 2023 sono minori dello 13,7% rispetto ad un anno fa, mentre le giacenze complessive di Evo risultano invece diminuite del 16,3%, per via della generale diminuzione della produzione, che ha interessato tutti i principali Paesi produttori del bacino del Mediterraneo.

 

Mercati all'origine in lieve flessione a marzo

Il prezzo medio nazionale dell'olio d'oliva extravergine all'origine registrato da Ismea nella quarta settimana di marzo 2023 è di 6,07 euro al chilogrammo, in lievissimo aumento sui 6,06 euro al chilo della settimana precedente (+0,2%), una lieve ripresa rispetto ai ribassi che nel mese di marzo lo avevano portato fino a questo prezzo, considerato che aveva raggiunto 6,11 euro al chilo nella terza settimana di febbraio, ultima rilevata da AgroNotizie®.


Come risulta chiaramente dal grafico, l'ultima vera impennata di questo prezzo è situata tra la quinta settimana di dicembre 2022 e la terza di gennaio 2023, intervallo di tempo nel quale si porta da 5,93 euro al chilogrammo di fine anno a 6,11 euro al chilo, valore confermato anche più di recente, crescendo così di 0,18 euro al chilo (+3%) in circa due mesi.


Rispetto all'ultima rilevazione di AgroNotizie® dello scorso febbraio, alla quarta settimana di marzo si registra una diminuzione di 0,04 euro al chilogrammo (-0,65%). Alla quarta settimana di marzo 2023, il livello dei prezzi medi all'origine si rivela più elevato di un anno fa del 42%, un valore diminuito di cinque punti dalla terza settimana di febbraio.


Andamento prezzo medio Olio Evo in Italia dalla terza settimana di dicembre 2022 alla quarta di marzo 2023 - Ismea

Andamento prezzo medio Olio Evo in Italia dalla terza settimana di dicembre 2022 alla quarta di marzo 2023
(Fonte Ismea)
 

Le quotazioni Ismea dei prezzi medi per piazza degli oli Evo monitorate da AgroNotizie® nella serata di ieri, 28 marzo 2023 - che di seguito si espongono in tabella - sottolineano la sostanziale stabilità dei prezzi di mercato tra il 20 ed il 28 marzo 2023 sulla settimana precedente. Si evidenziano due aumenti a Foggia per l'Extravergine (+0,8%) e per il Dauno Dop (+0,4%). Prezzi in calo invece a Firenze per il Chianti Classico Dop (-1,9%), a Gioia Tauro per il Lametia Dop (-1,4%) e a Perugia per la Dop Umbria (-1,1%).

 

Andamento prezzo medio Olio Evo in Italia alla quarta settimana di marzo
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(Fonte Ismea)
 

Ma un confronto di questa tabella con le ultime quotazioni rilevate da AgroNotizie® il 21 febbraio 2023, e pubblicate l'indomani, restituisce un quadro più complesso dell'andamento dei prezzi nelle ultime cinque settimane: l'indicazione delle variazioni in percentuale del prezzo medio ultimo rilevato da Ismea rispetto al nostro precedente monitoraggio sono riportate nella penultima colonna della tabella sopra riportata.


Infatti, su 26 piazze rilevate, ben 15 appaiono in ribasso lungo nel periodo tra la terza settimana di febbraio e la quarta di marzo 2023. La caduta dei prezzi è notevole in Sicilia, ma a compensare la situazione ci sono le piazze pugliesi: con il Salento che mantiene i 6 euro al chilogrammo a Taranto, Brindisi e Lecce, mentre Bari perde solo lo 0,8% e Foggia cresce in percentuale della stessa cifra. I cali sono poi diffusi su quasi tutte le Dop italiane.

 

Giacenze di Evo italiano al 28 febbraio 2023: -13,7% sul 2022

Secondo Frantoio Italia numero 3/2023, redatto dall'Icqrf, Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari, e pubblicato dal Masaf, Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, al 28 febbraio scorso in Italia c'erano 313.263 tonnellate di olio d'oliva in giacenza con una riduzione dello 0,7% rispetto al 31 gennaio 2023 (315.445 tonnellate).

Inoltre, sempre secondo Frantoio Italia "Le giacenze di olio sono inferiori (-13,7%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno".
 
In particolare, lo stock di olio in Italia il 28 febbraio 2023 per il 73,7% è rappresentato da olio extra vergine di oliva. "Nell'ambito dell'olio Evo, il 56,0% è di origine italiana (129.190 tonnellate), il prodotto di origine Ue rappresenta il 36,8%. Marginali sono gli stock di olio extra Ue e di oli blend".
 
E le giacenze di olio Evo italiano risultano diminuite tra fine gennaio e fine febbraio 2023 di 8.897 tonnellate (-6,4%), un calo simile alla diminuzione intervenuta tra fine dicembre 2022 e fine gennaio 2023 e che sintetizza il peso dell'attività di commercializzazione ormai nel vivo a produzione ormai ultimata.

 

In particolare, le giacenze di olio Evo italiano sono inferiori a quelle di un anno fa del 13,7% mentre gli oli Evo d'importazione Ue, con una consistenza di 84.984 tonnellate, sono al di sotto del 7,9% rispetto al 28 febbraio 2022.
Infine, le giacenze complessive di olio Evo a febbraio 2023 risultano diminuite su gennaio 2023 di 5.757 tonnellate (-2,43%), per effetto delle attività di commercializzazione contrassegnata dalla fine dell'attività produttiva. E sono inferiori ad un anno fa del 16,3%.

 

Borsa Merci Bari, olio Evo costante da un mese

Ieri mattina, 28 marzo 2023, la Commissione Olio della Borsa Merci di Bari ha quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,4%, fissandolo - alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa - a 6,15 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,25 euro sui massimi, valori identici a quelli della settimana precedente e agli ultimi prezzi monitorati da AgroNotizie® il 21 febbraio scorso.
 
Ieri, 28 marzo 2023, la Commissione Olio della Borsa Merci barese ha quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,8%, proponendo i prezzi di 5,75 euro al chilogrammo sui minimi e 5,85 euro sui massimi, valori che confermano quelli della seduta precedente, ma anche quelli dell'ultima monitorata da AgroNotizie® il 21 febbraio 2023.


La Commissione Olio il 28 marzo 2023 ha fissato i prezzi dell'extravergine biologico a 6,50 euro al chilogrammo sui minimi e 6,70 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 21 marzo e su quella del 21 febbraio scorso.


L'Olio Extravergine di Olive Dop Terra di Bari e l'Olio Extravergine Puglia Igp sono stati entrambi quotati ieri, 28 marzo 2023, all'unico valore di 6,50 euro al chilogrammo, stabili sia sulla precedente seduta del 21 marzo che sull'ultima da noi monitorata il 21 febbraio 2023.

 

Borsa Merci Milano: prezzi tendenzialmente stabili

Ieri, 28 marzo 2023, per tutti gli oli extravergini di oliva sulla piazza di Milano si apprezza stabilità sulla precedente seduta del 21 marzo, tranne che per il prodotto extravergine comunitario, aumentato di 0,05 euro al chilogrammo.


Ieri, in Borsa Merci Milano, l'extravergine italiano si è attestato a 5,90 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,20 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 21 marzo e sul precedente monitoraggio di AgroNotizie® del 21 febbraio scorso.

 

L'olio extravergine di oliva di importazione comunitario, sempre il 28 marzo scorso, è stato fissato a 5,40 euro al chilogrammo sui minimi e a 5,85 euro sui massimi, in rialzo, come detto, di 0,05 euro al chilogrammo sulla precedente seduta del 21 marzo e sull'ultima monitorata da AgroNotizie® del 21 febbraio scorso.


Ieri, l'olio extravergine biologico nazionale a Milano è stato fissato a 6,50 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,60 euro sui massimi, risultando stabile sia sulla seduta precedente che sull'ultima da noi monitorata il 21 febbraio 2023.
 
L'olio extravergine biologico di importazione comunitario ieri a Milano è stato quotato a 6,00 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,30 euro sui massimi, risultando stabile sia sulla seduta precedente del 21 marzo che sull'ultima monitorata da AgroNotizie® il 21 febbraio 2023.

 

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