Sostenibilità ambientale e sociale, alimentazione del futuro, necessità di coniugare cultura del cibo e qualità delle materie prime di fronte alle sfide globali sempre più difficili in cui sopravvive chi saprà cogliere le opportunità offerte dalla transizione digitale e ambientale, attraverso l'innovazione tecnologica. È il quadro generale entro cui si è mossa la visita del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli all'Expo a Dubai.

"Siamo ancora in tempo per cambiare rotta e individuare una strada che ci porti a retrocedere rispetto a dinamiche di cambiamento ineluttabili se non affrontate per tempo - ha osservato Patuanelli - la grande sfida è ottenere anche grazie all'innovazione e ai processi sostenibili cibo di qualità e a disposizione di tutti. La tecnologia ci può aiutare a utilizzare meno risorse ambientali per produrre maggiore quantità di cibo, e della stessa qualità". Per questo il ministro ha aperto alla produzione di maggior cibo e di qualità, grazie alla tecnologia, la stessa che consente "di salvare acqua, e di utilizzare meno chimica nei campi".

C'è stato un ampio spazio dedicato alla ricerca, con un'analisi delle migliori pratiche di Italia e Emirati Arabi Uniti sulle nuove tecnologie alimentari e agricole sostenibili anche attraverso l'utilizzo del digitale, dell'agricoltura di precisione, dell'intelligenza artificiale, dei robot e dell'analisi dei dati.

In questa chiave, legata alla necessità di riuscire a dare da mangiare a un Pianeta che si avvia a essere popolato da 10 miliardi di persone, la lotta ai cambiamenti climatici assume un'importanza determinante. Per questo Stefano Patuanelli spinge sulla necessità di investire sulle agroenergie anche contro il caro bollette. "È arrivato il momento di un'accelerazione sulle agroenergie. Vogliamo pubblicare il bando prima del 31 marzo, ovvero la scadenza per gli investimenti sui parchi agrisolare con un budget di 1,5 miliardi". La previsione è di installare pannelli fotovoltaici per una superficie complessiva di 4,3 milioni di metri quadri e 0,43 GW (gigawatt) di potenza.


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"Il risultato più importante dal punto di vista pratico" della missione negli Emirati Arabi Uniti è "l'impegno che abbiamo preso insieme alla ministra emiratina" dei Cambiamenti Climatici e dell'Ambiente, Mariam bint Mohammed Almheiri, "della possibilità di sottoscrivere un memorandum d'intesa che definisca i contorni di una collaborazione tra i due Paesi sui temi dell'agricoltura".

Il memorandum è "una cosa su cui lavoriamo concretamente per verificare se vi sono le condizioni per sottoscriverlo, quindi è una fase preliminare e non c'è ancora una bozza di testo"; ma "abbiamo veramente visto l'esigenza di avere una cornice entro la quale poi muoversi con più agilità anche nei rapporti diplomatici dei Paesi".

Il quadro generale di questa intesa potrebbe partire da ricerca e sviluppo, quindi dando la possibilità alle nostre aziende di venire in contatto con quelle emiratine e con i loro centri di ricerca con uno scambio reciproco di esperienze e di informazioni. "Gli Emirati stanno lavorando su diversi progetti in parte pubblici, in parte privati e in parte con una partnership pubblico privata - ha rilevato - può esserci anche un'opportunità per alcune delle nostre grandi aziende di venire a vedere che cosa si sta facendo qui ed eventualmente anche investire. Il progetto della Food Valley che siamo andati a vedere è un progetto concreto; pensano di completarne la realizzazione nel 2025. Può essere un contenitore dove ragionare assieme su come fare trasferimento tecnologico".


Il sostegno alle imprese

"Ho visto la voglia di tutti i governi di implementare subito dinamiche di politica economica - rileva Patuanelli - che possano assistere questo percorso di innovazione del settore agroalimentare, e vedo negli imprenditori agricoli, che forse sono i più conservatori di tutte le filiere produttive, una grande voglia di innovazione. Confrontiamoci, scambiamoci le idee e troviamo una soluzione a quella banale domanda: come produrremo cibo rispettando l'ambiente per 10 miliardi persone?".