Ci sarà tempo fino al 15 maggio prossimo per presentare il Programma Annuale di Produzione (Pap), da parte delle aziende che fanno agricoltura biologica.
La scadenza, prevista normalmente per il 31 gennaio di ogni anno, è stata spostata dal Mipaaf a metà maggio su richiesta di alcune regioni e di varie associazioni di categoria, come pubblicato nel Decreto Ministeriale di proroga e modifica n.29740 il 24 gennaio scorso.
Il Pap, è il documento con cui gli operatori biologici, devono indicare le previsioni di produzione per l'anno in corso ed è obbligatorio, come stabilito dal Decreto Ministeriale n.18321 del 9 agosto 2012.
L'obbligo vale per tutti i tipi di produzioni biologiche, siano vegetali, zootecniche, di acquacoltura o di preparazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari.
Si distinguono infatti il PapV, per le produzioni vegetali, il PapZ per quelle zootecniche, il PapA per quelle dell'acquacoltura e il Pap delle preparazioni, per chi fa trasformazione e lavorazione dei prodotti.
La proroga decisa dal Mipaaf vale per tutte le tipologie, che potranno essere presentate fino alla metà di maggio.
Il nuovo decreto introduce anche delle novità per i preparatori, cioè per chi lavora o trasforma i prodotti biologici.
Nel Pap delle preparazioni da quest'anno sarà obbligatorio indicare la quantità prevista di prodotto lavorato, indicandone la quantità (in chilogrammi, quintali o tonnellate) che si stima di preparare.
Inoltre, sempre per il Pap delle preparazioni sarà obbligatorio presentare una variazione in due casi: nel caso di modifica della qualità di prodotto lavorato (nel caso cioè cambi il codice Ateco o il codice Ace della lavorazione), o nel caso di variazione della quantità lavorata di almeno il 30% in più o in meno rispetto a quanto previsto l'anno precedente.
Si ricorda che il Pap deve esser presentato in modalità telematica e la presentazione può essere fatta direttamente dall'azienda o tramite un Caa o un professionista abilitato.
27 gennaio 2022 Economia e politica