Lo sappiamo, l'Unione Europea sta chiedendo all'agricoltura maggiore sostenibilità ambientale e ha imposto una serie di obiettivi molto ambiziosi da raggiungere nei prossimi dieci anni. Gli agricoltori dal canto proprio chiedono maggiori fondi per poter affrontare la transazione ecologica e gli strumenti per continuare ad avere produzioni soddisfacenti sotto il profilo economico.

La nuova Pac offre diverse opportunità su questo fronte e mette sul piatto anche fondi per il ricambio generazionale e la digitalizzazione delle aziende agricole. Di tutto questo si è discusso durante un evento dal titolo "Digitale e giovani: l'agricoltura che verrà, dalla Pac alla Strategia Farm2Fork", organizzato da Image Line durante Eima 2021 e moderato da Giampaolo Colletti, giornalista e digital storyteller.

 

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Una questione di consapevolezza

Essere consapevoli è il concetto che ha trovato d'accordo tutti i relatori che hanno preso parte alla tavola rotonda. Ivano Valmori, ceo di Image Line e direttore responsabile di AgroNotizie, ha presentato ParteciPAC: Tutti per la PAC, la PAC per tutti! Un progetto, finanziato con fondi europei del Programma Imcap, che ha come obiettivo quello di spiegare a tutti i cittadini che cos'è la Pac e quali benefici apporta, non solo al settore primario ma a tutta l'Unione.



Focus particolare di questa comunicazione saranno i giovani e gli insegnanti, nonché i giovani agricoltori, questo perché la nuova Pac, che entrerà in vigore nel 2023, guiderà l'agricoltura europea attraverso la transizione ecologica, un processo lungo che avrà nei giovani agricoltori la componente propulsiva.

Per questo all'interno di ParteciPAC verranno forniti tutti gli strumenti informativi necessari ad agricoltori e non per conoscere la nuova Pac e le opportunità che offre, in modo che ci sia una profonda consapevolezza degli sforzi chiesti agli agricoltori, ma anche degli strumenti in loro sostegno.


Scarica le relazioni dell'evento


D'altronde, come sottolineato da Valmori, la Politica Agricola Comune costa ad ogni cittadino circa 0,30 euro al giorno, ma permette di mettere sulle tavole degli europei cibo di elevata qualità e sicurezza che il mondo ci invidia.

La nuova Pac avrà un bilancio di 336 miliardi di euro che saranno distribuiti tra 7 milioni di aziende agricole beneficiarie (nell'intera Unione). Secondo alcune stime questo significa che ogni azienda agricola avrà a disposizione circa 190 euro ad ettaro dai pagamenti diretti (dati forniti da Angelo Frascarelli, presidente di Ismea) e il 3% del budget del Primo Pilastro sarà destinato al ricambio generazionale.


Un momento dell'evento che si è tenuto durante Eima International 2021
Un momento dell'evento che si è tenuto durante Eima International 2021


Ricambio generazionale, ancora non ci siamo

Troppo pochi secondo Diana Lenzi, presidente del Ceja, l'associazione che riunisce i giovani agricoltori europei e che si è battuta per l'innalzamento dei fondi, che inizialmente erano solo al 2% (avevano chiesto un 4%). Secondo Diana Lenzi oggi per un giovane che non abbia già un'azienda agricola è quasi impossibile aprire una nuova attività visto che le barriere all'ingresso sono elevatissime.

Eppure i giovani rappresentano il futuro dell'agricoltura visto che il 60% dei capi azienda ha più di 55 anni e solo l'11% ne ha meno di quaranta. Tuttavia i giovani, che hanno maggiore dimestichezza con il digitale e l'innovazione in generale, non vengono sostenuti adeguatamente da Bruxelles.

Sembra mancare la consapevolezza da parte dei decisori politici che il futuro del settore passerà proprio dalle mani dei giovani. Su questo frangente Diana Lenzi auspica che si formi un'alleanza tra agricoltori e consumatori, i quali sono oggi i promotori del cambiamento e talvolta, soprattutto i più giovani, si dicono disposti a pagare qualcosa in più per avere prodotti coltivati in maniera sostenibile.


Il dilemma dell'agricoltore

E dunque oggi gli agricoltori sono chiamati a mettere in campo un'agricoltura più sostenibile, ma al contempo scarseggiano i mezzi per renderla possibile e remunerativa. Ad Eima, dove l'innovazione tecnologica si tocca con mano, erano presenti molti macchinari innovativi che però purtroppo spesso o non sono presenti in azienda oppure non vengono utilizzati appieno.

A fare una panoramica di ciò che oggi l'innovazione propone ci ha pensato Elio Romano, ricercatore del Centro Crea - IT di Treviglio, il quale ha voluto ricordare come per ottimizzare le produzioni occorra prima di tutto conoscere ciò che accade in campo e su questo fronte la tecnologia, attraverso i sensori, è in grado di fornire dati che nascondono informazioni preziose.

Intervento di Elio Romano del Crea - IT
Intervento di Elio Romano del Crea - IT


Informazioni
che poi possono essere utilizzate per gestire al meglio tutte le fasi colturali in modo da razionalizzare l'uso degli input e avere al contempo una maggiore produttività. Questo significa centraline smart, trappole intelligenti, droni e satelliti, ma anche trattori dotati di guida automatica, attrezzature a rateo variabile e software gestionali, come QdC® - Quaderno di Campagna®, nonché Sistemi di supporto alle decisioni (Dss).

D'altronde, come ricordato da Cristiano Spadoni, business strategy manager di Image Line, oggi è l'agricoltore stesso che è incuriosito dall'innovazione e vorrebbe sperimentarla, anche se poi per varie ragioni (mancanza di fondi, mancanza di conoscenze e di supporto tecnico adeguato, digital divide, etc.) la curiosità non si concretizza nell'adozione.


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Secondo un'indagine condotta all'interno della community di Image Line il 65% degli intervistati considera lo smart farming come un valido supporto per aumentare la sostenibilità ambientale della propria azienda, mentre il 54% ritiene che sia importante per incrementare la sostenibilità economica.

E se il modo migliore per imparare cose nuove è ascoltare storie, Image Line racconta ogni giorno storie di agricoltura innovativa attraverso gli articoli di AgroNotizie e lo farà ancora di più sul sito di ParteciPAC. Storie di agricoltori che hanno saputo rinnovarsi per rendere l'agricoltura sostenibile per l'ambiente, il territorio e i bilanci delle aziende stesse.

 
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