Passaggio di testimone ad Agrinsieme, da Copagri a Confagricoltura che ha preso a guidare il coordinamento che riunisce Cia-agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, e rappresenta oltre i due terzi delle aziende agricole del Paese e il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, con oltre 800mila persone occupate, e contribuisce al 35% del fatturato agroalimentare italiano.

Il coordinamento di Agrinsieme - nato all'inizio del 2013 - "conferma e rafforza la comunanza di intenti e di lavoro tra i soggetti che rappresentano l'intera filiera e che vogliono trovare nuovi modelli di sviluppo rispetto alle sfide del mercato, soprattutto in un contesto economico che risente delle conseguenze della pandemia".

Per il nuovo coordinatore di Agrinsieme, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, "innovazione e sviluppo sostenibile saranno i principali temi sui quali si concentreranno le attività del coordinamento per il prossimo biennio 2021-2022, fermo restando che i processi dovranno essere accompagnati da adeguate politiche di crescita e programmazione. Lavoreremo per cercare di raggiungere il più possibile l'autosufficienza alimentare, che porterebbe il Pil agroalimentare a oltre 700 miliardi e l'export a più di 50 miliardi".

Il coordinatore uscente, il presidente di Copagri, Franco Verrascina, parla di "un coordinamento più unito e coeso, forte delle numerose iniziative messe in campo sul versante della Pac e in particolare delle infrastrutture" e ricorda "i positivi risultati ottenuti sulle principali problematiche delle filiere, come la Xylella e la cimice asiatica".