Il maltempo intercorso tra il 3 ed il 25 novembre ha in ogni caso particolarmente colpito le imprese agricole della Campania, con un carico di acqua record, che ha prodotto notevoli danni su oltre 2100 ettari nei comprensori di competenza del Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno per l’esondazione dei Regi Lagni, così come nel basso corso del fiume Sarno, pure straripato.
“Condizioni meteo eccezionali per durata e piovosità cumulata nell’arco di tempo di 22 giorni hanno prodotto oltre ai danni, che dovranno essere accertati, un aggiornamento dell’agenda politica – ha affermato ieri il presidente di Confagricoltura Campania, Fabrizio Marzano, che ricorda – il tema viene forzosamente imposto da eventi che sono di portata storica, come la piovosità mai registrata sul bacino dei Regi Lagni, che ha oggettivamente messo in crisi le strutture idrovore esistenti, non progettate per fare fronte ad una esondazione così prolungata”.
“E’ un caso che impone una riflessione politica che va anche oltre il settore agricolo, - ha sottolineato Marzano - poiché si avverte con sempre maggiore necessità l’esigenza di qualificare la bonifica, processo non certo irreversibile, ma frutto del costante lavoro dell’uomo, come un’attività di interesse generale, ad elevata valenza ambientale, oltre che economica e di pertinenza non solo agricola”.
Confagricoltura Campania ha sempre sostenuto l’esigenza di pervenire ad una razionalizzazione dei Consorzi esistenti, in vista della costituzione dei consorzi di secondo grado, al fine di rendere più efficiente la gestione economica degli enti e più efficace ed incisiva la loro azione sui territori difesi.