Grande attenzione da parte delle regioni del Nord Italia alla misura messa in campo dal ministero per contrastare la cimice asiatica. Positive le prime reazioni dall'Emilia Romagna, mentre critiche sono mosse dalla Lombardia.
In Friuli l'assestamento di bilancio offre opportunità di risorse in più per il settore agricolo.


Cimice asiatica, i fondi fra plausi e critiche

Emilia Romagna
A seguito dell'annuncio da parte del ministro Bellanova dell'istituzione di un fondo da 80 milioni di euro per le aziende colpite dalla cimice asiatica, la Regione Emilia Romagna saluta positivamente questa scelta.
"Accolte le proposte contenute nel piano che abbiamo predisposto con le altre regioni del Nord - sottolinea l'assessore Simona Caselli - Si tratta di un primo segnale importante, concreta disponibilità a favore delle imprese così duramente danneggiate. Speriamo che il fondo possa essere rafforzato".
Oltre agli indennizzi per le aziende colpite, il piano messo a punto dall'Emilia Romagna prevede anche la necessità di una legge nazionale per la sospensione dei versamenti contributivi previdenziali, un passaggio ritenuto fondamentale per evitare alle aziende stesse di ritrovarsi in situazioni di irregolarità. A questo si aggiunge l'integrazione delle giornate lavorate per vedere riconosciuta la disoccupazione ai lavoratori agricoli e un rinnovato impegno sulla ricerca e sul fronte europeo.
"Siamo di fronte a un'emergenza nazionale, che rischia di diventare europea - continua la Caselli - Occorre accelerare sul fronte della ricerca, con un'attenzione particolare alle possibilità offerte dalla vespa samurai, il più promettente antagonista della cimice".

Lombardia
Di tutt'altra portata invece il commento dell'assessore all'Agricoltura lombarda Fabio Rolfi, che giudica insufficienti i fondi.
"L'agricoltura ha bisogno di interventi adeguati alla portata dei problemi - sottolinea - Il governo ha stanziato 300 milioni per la Xylella, mentre per la cimice asiatica ne ha messi a disposizione soltanto 80, a fronte di danni per 600 milioni di euro, certificati dall'Ispra. Per affrontare il problema servono indennizzi, studi, ricerche, sperimentazioni sul campo e un approccio integrato che consenta alle aziende agricole di essere protette per l'anno venturo. Per esempio è necessario un sostegno deciso, almeno nell'immediato, per investimenti di difesa meccanica come le reti. Le risorse annunciate sono scarse e danno l'idea di come nelle stanze ministeriali non si capisca la portata del problema".
 

Friuli Venezia Giulia

Bilancio, dall'assestamento più risorse per l'agricoltura
La Regione Friuli aumenta le risorse in favore del sistema agricolo e agroalimentare. A seguito dell'approvazione dell'assestamento autunnale l'assessore alle Finanze Barbara Zilli ha predisposto misure finanziarie intersettoriali, fra cui l'agricoltura.
"Il provvedimento totale - ha spiegato l'assessore - va a stanziare oltre 40 milioni. Grazie al lavoro di razionalizzazione, rimettiamo a disposizione del territorio molteplici risorse, che non avrebbero potuto essere utilizzate nel corso dell'anno. Per il settore agricolo ci sono 10 milioni di euro in più con il rifinanziamento del fondo di rotazione in agricoltura".

Fra gli obiettivi c'è l'intervento straordinario volto al riassetto economico e al rilancio della Cantina di Rauscedo.