Focus sull'agricoltura svantaggiata di montagna al Nord Italia.
In Veneto sono partite le erogazioni in favore delle aziende del territorio montano, per contributi totali da 10 milioni di euro. In Piemonte, invece, oltre a maggiori investimenti per i giovani, la modifica di alcune misure Psr porteranno 15 milioni di euro in più in favore delle indennità compensative. 


Veneto

Ambiente, 10 milioni per le aziende di montagna
Avepa ha iniziato a liquidare gli anticipi dei contributi per l'indennità compensativa relativa alle aziende di montagna del Psr. I pagamenti sono indirizzati a oltre 3.400 aziende agricole nel territorio montano, con erogazioni per un totale di 10 milioni di euro.

"E' un investimento importante per evitare lo spopolamento e l'abbandono nelle zone montane - sottolinea l'assessore Giuseppe Pan - con i piani di sviluppo rurale e e con questa misura la Regione Veneto mantiene fede, grazie all'efficiente collaborazione di Avepa, per l'impegno costante della montagna. Sostenere l'agricoltura nelle aree di montagna significa difendere l'ambiente e il suolo, puntando a contrastare il dissesto idrogeologico".

"L'impegno profuso dall'Agenzia regionale ha implicato una sensibile riduzione del tempo necessario a erogare la prima somma attesa dalle aziende agricole, consentendo l'esecuzione dei controlli amministrativi per la definizione della finanziabilità e dell'importo erogabile. A breve si darà corso all'erogazione dei contributi degli impegni Psr nell'ambito della misura 10 'Pagamenti agro-climatico-ambientali' e misura 11 Agricoltura biologica".


Piemonte

Psr, focus su giovani e agricoltura di montagna
L'assessore all'agricoltura Marco Protopapa ha proposto e ottenuto alcune modifiche al Psr 2014-2020, puntando a favorire i giovani agricoltori e le aziende in zone svantaggiate di montagna.

"Con queste nuove modifiche alle misure presenti incrementiamo la dotazione finanziaria per i giovani imprenditori agricoli piemontesi fino a 1,55 milioni di euro. Per i giovani agricoltori verrà data la possibilità di ottenere il relativo contributivo d'insediamento in un arco temporale di 24 mesi dall'attivazione dell'azienda stessa invece del termine perentorio attuale che è fissato in 12 mesi".

"La nostra attenzione è stata rivolta anche all'agricoltura di montagna dove operano molti giovani - conclude Protopapa - con l'apporto di nuove risorse che permetterà di aumentare la dotazione dell'indennità compensativa per le zone montane per un ammontare di 15 milioni di euro per il 2019".