Una proposta di legge per varare misure ad hoc per i settori agricoli messi in crisi dal maltempo, favorendone il rilancio e lo sviluppo.

E' questa l'idea, fatta dall'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi e dal governatore Enrico Rossi e approvata nei giorni scorsi dalla Giunta della Toscana.

Una proposta che prevede una serie di misure e finanziamenti urgenti con una disponibilità complessiva di risorse di 4,8 milioni di euro.

Il maltempo, sottoforma di pioggia, grandine vento e basse temperature, ha infatti causato fortissime perdite in termini di produzione, sia per il settore apistico che per quello ortofrutticolo.

Tra i settori più colpiti c'è quello dell'apicoltura dove la pioggia pressoché ininterrotta di maggio ha impedito l'attività di raccolta delle api, azzerando in molte zone una delle principali produzioni dell'anno: il miele d'acacia

Non solo, le basse temperature hanno fatto anche aumentare i consumi energetici degli alveari, che in assenza di raccolto hanno consumato le loro scorte di miele, costringendo spesso gli apicoltori a nutrizioni di emergenza per non far morire di fame le api e facendo aumentare i costi di produzione.

L'eccesso di piogge ha accorciato anche il ciclo vegetativo del pomodoro, in particolare del pomodoro da industria, ritardando i trapianti e di conseguenza provocando un forte calo produttivo. In questo settore la crisi odierna si somma alle criticità, legate prima alla siccità e poi nuovamente al maltempo, che già da due anni stanno mettendo in difficoltà il comparto.

La crisi della filiera regionale del pomodoro si inserisce in un contesto di difficoltà del settore anche a livello nazionale, dovuta sia al calo dei consumi che alla minore competitività rispetto ad altri paesi produttori.

Per quanto riguarda poi il settore frutticolo, la coltura più colpita è stata la ciliegia, con la perdita dovuta a grandine e pioggia di oltre mille quintali di prodotto.

Le misure saranno rappresentate da forme di microcredito o di abbattimento di interessi, o nella fornitura di garanzie nell'accesso a prestiti, a vantaggio sia degli agricoltori ma anche delle aziende di trasformazione.

Per il microcredito è stato deciso che le aziende potranno ricorrere a finanziamento agevolato a tasso zero, non supportato da garanzie personali e patrimoniali. L'importo del finanziamento va da un minimo di 10mila ad un massimo di 20mila euro.

Riguardo invece agli aiuti sottoforma di abbattimento delle commissioni di garanzia e di contributi in conto interessi sono concessi prestiti fino ad un massimo di 10mila euro per le imprese agricole e fino ad un massimo di 200mila euro per le imprese che operano nel settore della trasformazione del pomodoro.