Non sarebbe utile poter conoscere, in anticipo, la ricaduta economica, in termini di risparmio economico, della decisione di investire in un nuovo sistema d'irrigazione?

E' uno degli obiettivi che si pone Irriclime, servizio in corso di sviluppo da parte di Geco Sistema per supportare il Consorzio di bonifica della Romagna. Di Irriclime e delle strategie di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, per quanto riguarda le esigenze irrigue, si è parlato durante l'ultima edizione di Macfrut, a Rimini, durante un convegno voluto  proprio dal Consorzio di bonifica della Romagna.

Irriclime è un servizio dall'approccio probabilistico, sviluppato per valutare gli impatti del cambiamento climatico, a medio e lungo termine, sull'infrastruttura irrigua. Lo scopo è prevedere se la stessa sia in grado di reggere, viste le colture che insistono sul territorio, alla domanda di irrigazione che arriva dalle aziende agricole.

Con i dati ora disponibili gratuitamente da Copernicus, servizio europeo open tramite il quale si possono scaricare dati forniti dai satelliti Sentinel di Esa, con la conoscenza della colture che insistono sul territorio e dei sistemi di irrigazione presenti e con l'elaborazione dei bilanci idrici delle singole colture è possibile prevedere se, in scenari di medio e lungo termine, i servizi irrigui del territorio siano in grado di rispondere alla domanda.

Il progetto durerà ancora un anno, in questo periodo di tempo saranno integrati anche sensori di umidità del terreno in modo che la previsione di bilancio idrico sia basata su reali dati raccolti sul territorio. L'agricoltore potrà in futuro verificare la sostenibilità della propria coltura dal punto di vista irriguo da oggi a un tempo futuro anche molto lungo, cinquanta-ottanta anni, per poi scegliere eventuali misure di adattamento e mitigazione, quantificarne il costo in termini di investimento e compararlo con le perdite che potrebbe sostenere in caso non adottasse le misure immaginate.

Proprio a questo proposito, Stefano Bagli, fondatore di Geco Sistema, ha illustrato, durante il convegno, a Macfrut, un primo caso studio, tarato sul distretto irriguo di Castiglione (Romagna). "In questo caso - ha raccontato proprio Bagli - abbiamo valutato il valore economico dell'informazione quantificandola in termini di perdite di resa agricola per coltura, in caso non fosse possibile operare certe scelte di ottimizzazione. Grazie a Irriclime abbiamo potuto stimare il valore dell'adozione di sistemi irrigui ad alta efficienza. Le informazioni permetterebbero di risparmiare, riducendo le perdite di produttività, fra gli 85mila e i 90mila euro all'anno".
 


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