Ed in attesa del compiersi della nuova mietitura è tempo di bilanci per il grano duro fino 2018-2019. Secondo Borsa merci telematica italiana nel corso della campagna commerciale 2018 - 2019 il Fixing indicativo nazionale camerale (Finc) - l'indicatore sintetico dei prezzi all'ingrosso, realizzato da Bmti e Ref - Ricerche, ottenuto da una specifica media delle rilevazioni prezzi di un nucleo selezionato di Camere di commercio e Borse merci – ha guadagnato il 12,5% sull'annata precedente.
Bmti, un anno in ripresa per il prezzo del grano duro italiano
"Le battute conclusive dell'annata 2018-19 sono state caratterizzate per il grano duro da una stabilità dei prezzi – esordisce la newsletter mensile di giugno di Bmti dedicata al mercato dei cereali - il mercato ha registrato un volume di scambi limitato, con un'offerta di prodotto nazionale in progressiva riduzione"."I prezzi del grano duro fino, analizzati tramite il Finc, si sono attestati a maggio sui 237 euro/tonnellata, praticamente invariati rispetto ad aprile e sempre in crescita rispetto alla scorsa annata (+12,5%) – chiarisce Bmti. Sempre secondo la medesima fonte si registrano "Poche variazioni anche nei listini del grano duro biologico, entrati nella fase di non quotato sulle piazze di Bologna e Roma e in lieve crescita mensile a Foggia (+1,2%)".
Secondo Bmti l'annata commerciale 2018-2019: "Continua a registrare un calo delle importazioni italiane di grano duro da paesi extra Ue-28. Nel complesso, tra inizio luglio 2018 e fine aprile 2019 sono state importate 733mila tonnellate, in calo del 22% rispetto all'annata 2017-18". Tuttavia, i primi mesi del 2019 mostrano una ripresa. "L'import italiano dai paesi extra Ue-28 - spiega Bmti - ha infatti segnato nel periodo compreso tra gennaio e aprile 2019 un balzo di quasi il 60% rispetto allo stesso periodo del 2018".
Con i mercati chiusi e ormai in fase di stallo, per Bmti c'è "Attesa" per la nuova trebbiatura perché "chiarisca qualità e rese del raccolto, anche alla luce delle condizioni meteo delle scorse settimane".
Bari, non fissa i prezzi all'ingrosso
Alla Borsa merci della Camera di commercio di Bari l'11 giugno, il grano duro fino nazionale di provenienza provincia di Bari e Lucania non ha esitato alcun prezzo, per cui si rinvia a quanto già pubblicato la scorsa settimana.Sempre a Bari, l'11 giugno si è registrata la stabilità dei prezzi sui grani duri di provenienza estera: il Canadese di prima qualità con almeno il 15% di proteine ha confermato i 245,00 euro alla tonnellata sui minimi e 248,00 euro sui massimi; stessa sorte per il pastificabile Francese, proteine 14,50%, nuovamente attestatosi a 243,00-245,00 euro alla tonnellata.