Anche la Regione Basilicata ha il suo nuovo assessore regionale alle Politiche agricole: è Francesco Fanelli – nato a Potenza, laurea in giurisprudenza, con master in Management, diritto ed economia dello sport - di professione avvocato. Consigliere comunale di Potenza dal 2009, ha ricoperto la carica di vice presidente del Consiglio comunale del capoluogo di regione dal 2014 a oggi. E’ stato eletto consigliere regionale nelle ultime consultazioni ed è stato nominato assessore il 10 maggio scorso.
Neppure il tempo di insediarsi e il 12 maggio la tempesta di acqua e ghiaccio che gela l’agricoltura della provincia di Taranto si abbatte su tutto l’arco ionico, colpendo con gravi danni, ancora in via di accertamento, tutta l’area ortofrutticola di Metaponto in provincia di Matera.
 

Fanelli e la grandinata del 12 maggio

L’assessore Fanelli ha effettuato il 13 maggio un sopralluogo nelle aree del metapontino colpite, nel tardo pomeriggio di domenica 12 maggio, da una violenta grandinata. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della giunta regionale. L’assessore ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria e ha disposto “l’immediata attivazione di uffici e tecnici del dipartimento agricoltura per verificare la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento dello stato di calamità naturale”.
 

Le richieste degli agricoltori: stato di crisi

Intanto, mentre parte la conta dei danni, si scatena la reazione delle organizzazioni agricole. Il Comitato Terre Joniche, Movimento Riscatto, Rete dei Municipi Rurali, e Altragricoltura hanno indetto sin dal 14 maggio lo stato di mobilitazione per la grandinata del 12 maggio. E non si limitano ad invocare la richiesta regionale al governo per la dichiarazione di stato di calamità: la richiesta è quella della dichiarazione di stato di crisi dell’intero comparto agricolo e zootecnico dell’area colpita, corredata da misure urgenti e risorse economiche reali per impedire “il collasso di vaste aree rurali" si legge in un documento. Il punto è che l’area del metapontino è la stessa che non vedrà, almeno per ora, risarcimenti per le gelate di fine febbraio e inizi di marzo 2018 e che ora incassa un colpo ancora più grave.
 

Dl emergenze, per la Basilicata c'è solo un ordine del giorno

Infatti, mentre a Roma il 15 maggio si approva in via definitiva il decreto Emergenze in agricoltura, salta fuori che la Basilicata ha perso per la seconda volta la possibilità di agganciarsi ad un provvedimento straordinario e in deroga sul sistema assicurativo nazionale, per compensare i danni a colture degli agricoltori colpiti dalle gelate di febbraio e marzo 2018. Anche se l’aula del Senato ha approvato un ordine del giorno che impegna il governo ad assumere analogo provvedimento con un altro strumento normativo. Un atto di mero indirizzo politico, che però il nuovo assessore Fanelli potrebbe presto giocarsi nelle sue interlocuzioni con Roma.
 

Il prefetto di Matera chiama la presidenza del Consiglio

Non a caso, il 16 maggio, a seguito di una riunione sul tema grandine presso la prefettura di Matera, anche in considerazione della esasperazione derivante dallo stato di crisi che compromette significativamente le possibilità di sopravvivenza delle imprese agricole, con conseguenti effetti negativi sui livelli occupazionali e su tutta la filiera produttiva, il prefetto ha interessato la presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero delle Politiche agricole e la Regione Basilicata per gli interventi che saranno ritenuti utili per scongiurare “il crollo di un settore produttivo di rilevo per l’intera regione anche attraverso lo stanziamento straordinario di una provvisionale" si legge in una nota della prefettura di Matera.
 

Il Psr da rilanciare

Ma il nuovo assessore dovrà gestire anche altro: a cominciare dal Programma di sviluppo rurale Basilicata 2014-2020, avviato verso una discreta performance, sconta una certa lentezza nei pagamenti e nelle uscite dei bandi sulle misure a investimento. Occorrerà affinare ulteriormente la macchina ereditata dal predecessore, Luca Braia, per centrare i prossimi obiettivi: azzeramento della soglia di disimpegno automatico del Feasr e raggiungimento delle premialità per gli obiettivi raggiunti fino ad ora.