Si è chiusa lo scorso 31 marzo con numeri da record la 51esima edizione di Agriumbria, l'ormai storico appuntamento agrozootecnico che si svolge ogni anno al centro fieristico di Umbriafiere a Bastia Umbra.

I visitatori hanno infatti sfiorato le 100mila presenze in tre giorni superando di slancio le 70mila della scorsa edizione. Numeri che sottolineano il successo consolidato della manifestazione e il livello qualitativo dell'evento ormai di riferimento per tutto il centro Italia, ma non solo.

Gli arrivi più consistenti di visitatori provengono dalla regioni del centro, ma anche del Sud Italia, con una prevalenza dal Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Sicilia, Calabria, Sardegna, Toscana ed Emilia Romagna.

Per Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere, le competenze e le visioni che Agriumbria esprime e di cui si fa portatrice sono ormai riconosciute dalle principali categorie produttive del settore, come FederUnacoma e l'Associazione italiana allevatori, e costituiscono un patrimonio richiesto sia dentro che fuori i confini nazionali.
 
Guarda la videointervista a Roberto Nocentini, presidente dell'Associazione italiana allevatori, realizzata dagli #agroyoutubers Land Of Umbria

Infatti Umbriafiere varcherà i confini regionali già il prossimo autunno, partecipando alla fiera agricola in Tunisia dove Agriumbria sarà presente con una delegazione di aziende umbre e ad Agrilevante a Bari, dove curerà la co-organizzazione della parte zootecnica.
 
Guarda la videointervista a Marco Acerbi, responsabile manifestazioni nazionali e internazionali di FederUnacoma, realizzata dagli #agroyoutubers Land Of Umbria

E la forza di Agriumbria sta anche nella stretta collaborazione con le organizzazioni di categoria tra le quali si devono ricordare Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Uncai, Osservatorio nazionale sul consumo di carni, oltre all'Ordine dei giornalisti e all'Università di Perugia.

Per il presidente di Uncai, l'Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, Sergio Bambagiotti, l'intento è quello di seminare opportunità progettuali e servizi concreti per accrescere la competitività e aggiornare le competenze di agricoltori e contoterzisti e formare nuove generazioni di operatori agromeccanici, per affrontare le nuove prospettive dell'agricoltura digitale.

E per farlo Uncai punta sui propri giovani, e su quelli di Confagricoltura, che sappiano utilizzare con disinvoltura le moderne tecnologie, con l'obiettivo di mettere in discussione paradigmi del passato per investire in conoscenza e nuovi macchinari.

Confagricoltura, presente in fiera con un suo stand, ha puntato molto sulla collaborazione con Uncai sulle tematiche dell'innovazione e della agricoltura digitale e di precisione, sui cui è stato organizzato anche un convegno dedicato, che ha visto la partecipazione anche di docenti e ricercatori dell'Università di Perugia.

Gli incontri sono stati al centro del programma di Confagricoltura Umbria in fiera, come ha sottolineato il presidente regionale Fabio Rossi e hanno visto realizzati altri due convegni, uno sulla zootecnia, con particolare riguardo al settore suino, e uno sull'olivicoltura sul tema delle nuove strategie per il rilancio del settore dell'olio, che ha visto la partecipazione sempre dell'Università di Perugia, di Assoprol e dell'assessorato regionale all'Agricoltura dell'Umbria.

Sempre restando sulle attività delle associazioni di categoria la Cia Umbria ha organizzato un incontro dedicato alla programmazione della Pac post 2020, lanciando il sondaggio che l'associazione ha promosso sul tema.

Un incontro aperto dal video messaggio di Paolo De Castro, agronomo e vicepresidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo e che ha visto la partecipazione di Carlo Pagliacci della Commissione europea, dell'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini, oltre che dei rappresentanti di Cia Umbria, di Confcommercio, Confindustria, Confartigianato e dell'associazione Konsùmer, dell'associazione nazionale cooperative agroalimentari Anca, della sezione regionale dell'Anci, l'associazione nazionale dei comuni italiani.

Un tema quello della programmazione della Pac post 2020 su cui la Cia Umbria sta puntando molto, come a sottolineato anche il nuovo presidente regionale Matteo Bartolini, che ha ricordato che il sondaggio/consultazione online sarà aperto a tutti e servirà a raccogliere dati per avanzare proposte concrete.
 
E anche Coldiretti Umbria ha proposto il suo convegno dal titolo 'Le filiere agricole, tra innovazione, reddito e sostenibilità: nuovi modelli per le imprese', aperto dal presidente regionale Albano Agabiti, che ha puntato sull'importanza della gestione delle filiere per la sostenibilità economica e ambientale, la tutela del lavoro e del reddito e la tracciabilità e la sicurezza dei consumatori.

Convegno che ha visto la partecipazione anche di Novamont, di Andrea Marchini, docente di Marketing agroalimentare all'Università di Perugia e dell'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini.
 
Guarda la videointervista a Luciano Rizzi, vicepresidente Eurasco, realizzata dagli #agroyoutubers Land Of Umbria

E tra i convegni c'è stato anche quello organizzato da Image Line sulle nuove tecniche di gestione sostenibile dell'oliveto, per approfondire le tematiche legate alle nuove tecnologie 4.0 proposte dall'agricoltura di precisione per la coltivazione dell'olivo e le opportunità che si aprono sia per gli agricoltori che per i tecnici.
Scarica la relazioni del convegno in questa pagina.

E oltre tutto questo, come ogni anno, Agriumbria ha continuato a essere fiera, con prodotti, macchine, cibo, presentati da 450 espositori, e le sue tradizionali mostre zootecniche.

L'appuntamento ora è per il 2020.

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