L'Arsial, insieme all'Università di Roma La Sapienza presenta il volume 'Saperci fare - Capitale culturale e biodiversità agraria del Lazio', a cura di Vincenzo Padiglione che mette a fuoco la relazione tra risorse della biodiversità agraria e saperi collettivi delle comunità locali.

Un lavoro che è iniziato agli inizi degli anni 2000 con le indagini di Arsial sul patrimonio regionale delle risorse genetiche animali e vegetali, e poi continuato con il progetto di ricerca avviato con La Sapienza sui sistemi locali di produzione agricola e le conoscenze tradizionali.

Così questo volume raccoglie i risultati di questo progetto, ma è anche e soprattutto testimonianza di un nuovo approccio metodologico al tema delle risorse autoctone. Un approccio che vuol cercare di superare la separazione tra fattori biologici e socioeconomici.

Dare il giusto peso ai fattori socioeconomici infatti significa riconoscere che la tutela dell'agrobiodiversità e la sua valorizzazione sono perseguibili solo a condizione di una partecipazione attiva delle comunità locali.

E che in molti casi, attraverso la conservazione 'in situ' delle risorse individuate, si può avere una concreta riappropriazione sia delle risorse genetiche che del capitale immateriale fatto di conoscenze e cultura che può rappresentare un punto di partenza per progettare il futuro.

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