Il presidente della Regione autonoma della Sardegna, Francesco Pigliaru, in visita il 10 ottobre alle zone colpite dall'evento calamitoso ha detto tra l'altro: "Adesso pensiamo a porre riparo ai danni: siamo pronti a intervenire subito anche con risorse regionali, se necessario, proponendo un intervento con l'assestamento di bilancio in discussione in questi giorni".
Dall'assessorato all'Agricoltura fanno sapere che è in atto un costante monitoraggio della viabilità rurale.
"Si punta in queste ore a ritrovare il disperso, raggiungere le aziende agricole e zootecniche rimaste isolate e a riportarle in sicurezza, con l'ausilio delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle articolazioni delle agenzie della Regione Sardegna sul territorio con le quali siamo in costante contatto e coordinamento anche al fine di stabilire e mantenere il necessario collegamento sul territorio con le imprese e le associazioni imprenditoriali agricole".
"Per una stima dei danni è ancora presto - fanno sapere dall'assessorato Agricoltura - vi sono al momento ben altre emergenze, si procederà come per legge per gli accertamenti di rito, non appena le condizioni sul terreno lo consentiranno in stretta collaborazione con l'agenzia Argea e i sindaci dei comuni colpiti".
"Siamo in piena allerta - commenta il presidente di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas - Le piogge ininterrotte del 10 ottobre hanno creato non pochi problemi agli allevatori e alle aziende agricole. Nelle prossime ore avremo un quadro più preciso delle perdite e delle conseguenze di questa perturbazione. Chiediamo sin da ora un pronto intervento alla Regione affinché da una parte si sostengano le aziende nell'emergenza e dall'altra si istituisca una task force per fare una ricognizione dei danni immediata e poter successivamente intervenire con degli aiuti concreti".
Intanto "Strade, campi, vigneti, agrumeti e agriturismi - secondo quanto riferisce Coldiretti Sardegna in una nota diffusa alla stampa ieri - sono allagati, ovili isolati e qualche animale è morto. L'ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna meridionale ha lasciato pesanti strascichi nel mondo delle campagna. E da ieri gli imprenditori agricoli hanno iniziato a fare una prima conta dei danni".
Nel Sarrabus la situazione è desolante. Da ieri mattina non piove e si sta cominciando a fare una prima ricognizione. Molti ovili rimangono isolati. Diversi allevatori da due giorni non vedono pecore, capre e bovini. Il 10 ottobre i vigli del fuoco sono dovuti intervenire anche per salvare dei vitelli.
Molti campi già coltivati sono stati dilavati, alcuni agriturismi, vigneti e agrumeti sono ugualmente allagati con rischio, per quest'ultimi di perdere i frutti. Si contano anche degli animali morti e qualcuno è disperso.
Stessa situazione nella Bassa Ogliastra. Si attende lo sgombero delle strade per raggiungere gli ovili e capire l'entità dei danni. Nel Campidano, e in particolare nel territorio di Capoterra, Uta, Decimomannu e Assemini ad essere danneggiata è soprattutto l'agricoltura. Sono molti i campi e le serre allagate che in alcuni casi comprometterà i raccolti. Mentre in altri casi i campi pronti ad essere coltivati dovranno essere posticipati causando non pochi problemi e perdite.