Il 2017 si chiude in positivo per il settore vitivinicolo italiano, che cresce grazie al fatturato dell’export, a quota 6 miliardi di euro, in crescita del 6,4%. Quantitativamente sono stati venduti all’estero circa 21,4 milioni di ettolitri di vini e mosti, ovvero il 3,7% in più rispetto al numero 2016. Soddisfazione moderata per il presidente di Unione italiana vini, Ernesto Abbona, che parla di “anno positivo, ma non brillante”.

Va sottolineata la determinazione dei nostri imprenditori che, nonostante la crescente ondata protezionistica dei mercati e le grandi difficoltà di gestione dei fondi Ocm promozione, archiviano un altro anno di crescita delle esportazioni – sottolinea Abbona – Sforiamo ma non superiamo la soglia psicologica, cresciamo meno della Francia e siamo ancora troppo fragili davanti alle turbolenze commerciali provocate dalla geopolitica, perché siamo ancora troppo legati ai mercati storici del nostro export, come Usa e Regno Unito”.

Dal punto di vista commerciale, le performance migliori si sono avute fuori dai confini comunitari: nei paesi terzi è stato infatti registrato un +8% rispetto al 2016, con introiti in crescita del 9%, mentre all’interno dell’Ue si è registrato un +1% a volume e a +4% in valore. Nel complesso, la progressione nel 2017 c’è stata ma nonostante questo gli operatori non si dicono pienamente soddisfatto.

L’auspicio per questo 2018 è lo sblocco dei fondi promozione 2017-2018 – spiega Abbona – mettendo subito mano al decreto per l’annualità 2018-19. Questo insieme a un governo capace di farsi sentire a livello europeo, in particolare sul tema della politica commerciale. Ad oggi, infatti, i fondi dell’Ocm promozione diventano ancora più urgenti per supportare il lavoro di diversificazione dei mercati da parte degli imprenditori".