La Regione Veneto ha finanziato una ricerca per la lotta alla cimice asiatica, mentre Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia hanno fatto il punto della situazione sull'avanzamento della spesa e dei bandi Psr per la programmazione in corso 2014 - 2020. Queste le principali novità dalle Regioni.


Veneto

Cimice asiatica, finanziato studio da 62.750 euro
La Regione ha affidato al dipartimento di agronomia dellìUniversità di Padova uno studio per il contenimento della cimice asiatica. Il progetto di ricerca, finanziato con risorse per 62.750 euro, prevede tre strategie, ovvero lo studio delle preferenze della cimice di fronte alle diverse varietà colturali, l'individuzione dei migliori antagonisti naturali, il test sui prodotti di origine naturale in grado di esercitare un effetto repellente nei confronti della cimice asiatica.

"Il lavoro dei ricercatori dell'Università di Padova e dei servizi fitosanitari del Veneto ha consentito di mappare la presenza di questo insetto nel nostro territorio – sottolina l'assessore Giuseppe Pan - dopo aver finanziato il monitoraggio, ora la giunta regionale è pronta a finanziare il progetto di ricerca sperimentale, che consentirà di mettere a punto strumenti e strategie di contenimento e/o di disinfestazione".

"Nel frattempo la Regione continua a sostenere i produttori ortofrutticoli ammettendo ai contribuiti dei bandi Psr anche gli investimenti finalizzati alla difesa attiva – continua Pan – come l'acquisto e la collocazione di reti antinsetto, considerati interventi utili per migliorare le prestazioni e la competitività dell’impresa agricola. Gli acquisti di reti antinsetto e la loro collocazione sono ammessi a contributo con un'aliquota variabile dal 40 al 60% della spesa, a seconda dei soggetti e delle zone interessate".


Emilia Romagna

Psr, già programmati investimenti per il 75% del budget totale
I progetti di investimento realizzati nel settore agricolo e agroindustriale dell'Emilia Romagna per il programma di sviluppo rurale 2014 - 2020 ammontano a 1 miliardo e 160 milioni di euro.

"Si tratta di un'operazione di stimolo dell'economia regionale – sottolinea l'assessore regionale Simona Casellivisto che gli interventi messi in campo avranno effetti anche su altri settori. Nei primi due anni e mezzo di operatività del Psr la Regione ha avviato bandi e procedure di assistenza tecnica, concentrando in particolare gli stanziamenti a sostegno delle aziende agricole e agroindustriali. Oltre il 75% delle risorse sono già programmate, ovvero 879,3 milioni sono già stati messi a bando, di cui oltre 280 milioni sono destinati alla competitività".

Per accrescere l'investimento delle aziende si è deciso l'avvio di un fondo multiregionale amministrato da Fei, con la partecipazione di Bei e Cassa Depositi e Prestiti. Grazie a questa partnership con le autorità europee e nazionali del credito, la Regione metterà a disposizione finanziamenti aggiuntivi per 22 milioni di euro, con una crescita massima fino a 34 milioni.

Per quanto riguarda i piani di sviluppo rurale, dal 2015 a oggi sono stati pubblicati 7 bandi, di cui 3 a sostegno delle aziende guidate da giovani al primo insediamento. Molto importante poi il finanziamento ai progetti di filiera, che potranno generare investimenti complessivi per 482 milioni di euro.


Friuli Venezia Giulia

Psr, l'assessore Shaurli difende l'operato della Regione
L'assessore regionale all'Agricoltura Cristiano Shaurli risponde alle critiche dell'opposizione, che parla di come il Friuli sia la regione che ha utilizzato ancora pochissimi fondi Psr dall'inizio della nuova programmazione.

"E’ vero che il dato sull'avanzamento della spesa può sembrare basso se si guarda esclusivamente ai pagamenti e quindi ai saldi – sottolinea Shaurli – ma è necessario ricordare che la Regione ha compiuto una scelta virtuosa, azzerando i lasciti della passata programmazione. A questo si aggiunge un'importante attività di attivazione bandi, circa il 60% della spesa complessiva, pari a un importo di 170 milioni di euro. Parallelamente sono importanti gli impegni risultanti dalle graduatorie già approvate: infatti, in tutto circa il 43%, l'importo si aggira intorno ai 120 milioni di euro".