Nell’interscambio, l’import dal Giappone ha registrato nel corso del 2016 un valore di 16 milioni di euro, ovvero lo 0,03% sull’import agroalimentare italiano. Il mercato giapponese ha ancora un peso relativo, ma ha sicuramente potenziali di crescita importanti, anche alla luce dell’accordo di massima di partenariato economico teso a eliminare le barriere commerciali raggiunte a inizio luglio fra Ue e Giappone.
Analizzando invece i dati dell’export in Giappone nell’anno solare 2016, il valore totale è stato di 953 milioni di euro, con un incremento del 17,9% rispetto al 2015. Il comparto più importante è stato quello del vino (151 milioni di euro), seguito da olio (120 milioni) e ortaggi freschi e trasformati (113 milioni). Seguono poi cereali (98 milioni di euro), carni (89 milioni) e latte e derivati (61 milioni di euro).