A maggio 2017 in Puglia le piogge sono diminuite del 49,3% e dal 2012 ad oggi la Puglia registra un preoccupante -26%, secondo uno studio di Coldiretti Puglia (fonte dati Associazione consorzi difesa Puglia) sull’andamento climatico e sui dati pluviometrici 2017. “In Puglia, negli ultimi 40 anni, si è assistito ad un effetto di desertificazione preoccupante - commenta Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia - con le precipitazioni diminuite paurosamente da 950 mm l’anno a circa 3/400 mm. Gli effetti sull’agricoltura sono evidenti e preoccupanti, dato che i quantitativi di acqua accumulati negli invasi continuano a registrare una progressiva differenza negativa a causa della drastica diminuzione di piogge".

E secondo il presidente di Coldiretti Puglia della siccità 2017 si sentirà parlare a lungo visto che è attesa influire gravemente sul raccolto di grano duro: "La mancanza di pioggia ha attanagliato per mesi il granaio d’Italia delle province di Foggia e Bari, dove si registra a causa della scarsità d’acqua la perdita del 50% della produzione".

Al contempo - secondo Coldiretti - sono drammatici gli effetti sui campi della Puglia della tropicalizzazione del clima che - con la sferza di violenti temporali improvvisi - azzerano in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante."Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione" sottolinea Cantele.

In Puglia è stato recentemente potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e dai parassiti e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio - si sottolinea da parte di Coldiretti Puglia - dell’ambiente e delle aree rurali. E di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più strategico il ricorso all’assicurazione, quale strumento per la migliore gestione del rischio.

“La Puglia convive da sempre con un vero e proprio paradosso idrico. Da un lato – aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza o mancanza di infrastrutture ad hoc. D’altro canto il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno. Il caldo anomalo e le precipitazioni violente rischiano ormai ogni anno di incrinare l’andamento del settore agricolo pugliese".

L’andamento climatico impazzito, poi, si abbatte su un territorio fragile, dove 232 comuni su 258  - ben il 78% - è a rischio idrogeologico. I cambiamenti climatici - osserva la Coldiretti Puglia - impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Servono - conclude la Coldiretti - interventi di manutenzione sulle reti irrigue, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.