Intanto l'ortofrutta italiana si interroga su come affrontare i mercati internazionali, con un occhio attento all'innovazione e l'altro puntato sui numerosi concorrenti che guardano con interesse agli stessi mercati sui quali puntiamo noi.
La crisi del grano riporta i trattori sulle strade della protesta e l'Italia chiede etichette trasparenti per il grano e per il riso, come già avviene per il latte. Le uniche etichette che non vogliamo sono quelle a semaforo.
I consumatori non devono credere alle tante fandonie che vengono dette e scritte a proposito del cibo. Speriamo non sia vera nemmeno la previsione che in futuro nei piatti avremo insetti al posto della carne.
Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati su quotidiani e periodici negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
Tra "social" e incontri
In tempi pervasi da social network, intenti a camminare con il naso all'ingiù e l'occhio dentro uno smartphone o un qualunque strumento "connesso", ci si aspetterebbe che di fiere, mostre, convegni e luoghi di incontro non ve ne sia più bisogno.Non è così, almeno quando si parla di cibo e agricoltura. Prima a Mantova con il suo festival del cibo e della scienza (Food&Science festival, all'inglese non si rinuncia), poi il Tuttofood di Milano in contemporanea con Seeds&Chips, e ora è il turno del Macfrut a Rimini.
Tutti con il pieno di visitatori, tutti al centro delle attenzioni della stampa. E, perché no, dei commenti sui social. Ma non è di questi ultimi che ci occupiamo, bensì dei primi, della carta stampata.
Il cibo in fiera
Iniziamo allora con la “Gazzetta di Mantova” del 7 maggio, che si occupa di Food&Science, dove non poteva mancare un dibattito sugli Ogm. A questo proposito Nina Federoff, scienziata e "guru" delle biotecnologie, ricorda che da sempre l'uomo modifica il comportamento delle piante, piegandole alle proprie necessità.Dunque nessuna paura per gli Ogm, che prima o poi arriveranno, e già arrivano anche sui nostri piatti. Lo ha ricordato l'ex presidente Usa, Barack Obama, ospite d'eccezione per il Seed&Chips e protagonista di pagine e pagine di giornali e fra questi “Italia Oggi” del 10 maggio.
Sotto il profilo della comunicazione è stata una scelta azzeccata quella di invitare Obama. E' anche merito suo se il contemporaneo Tuttofood è stato sulle pagine dei giornali ancor prima della sua apertura, come ad esempio “L'Unità” del 7 maggio, che già anticipava la notizia. Così pure il “Corriere della Sera”, che nello stesso giorno ospitava un'intervista all'animatore di Seed&Chips, Marco Gualtieri.
Ancora sul “Corriere della Sera”, del 10 maggio in questo caso, le conclusioni della manifestazione milanese, tutta protesa a raccogliere la sfida per l'innovazione, alla quale si apprestano agricoltura e imprese del settore agroalimentare.
La frutta in mostra
Ora è in pieno svolgimento a Rimini il Macfrut e “QN” dell'8 maggio ospita un'intervista a Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera, che si dice convinto delle potenzialità dell'ortofrutta italiana per espandersi sui mercati internazionali.Il settore ortofrutticolo italiano deve però confrontarsi con la concorrenza di nuovi "competitor" che si affacciano sul mercato internazionale.
E' questo il caso del continente africano, avverte “Il Sole 24 Ore” del 6 maggio, anticipando che anche questo tema sarà al centro delle discussioni che si terranno al Macfrut.
Il tema dell'export ortofrutticolo è di nuovo l'11 maggio sulle pagine de “Il Sole 24 Ore”, che partendo dal Macfrut analizza le opportunità che si possono cogliere sui mercati del Medio Oriente e del Sud Est asiatico.
Mercati ed export
Il tema dei mercati internazionali torna il 9 maggio sulle pagine del “Corriere della Sera”, dove si commenta l'accordo fra il nostro Istituto del commercio estero con una importante catena di distribuzione americana. Da questo patto, scrive nello stesso giorno “Il Sole 24 Ore”, ci si aspetta una crescita di circa il 16% degli acquisti statunitensi dei nostri prodotti agroalimentari.Molto interesse anche per il mercato canadese. Se ne discute su “Italia Oggi” del 10 maggio per commentare l'avvio degli accordi Ceta, che disciplinano il commercio tra Canada e Unione europea.
C'è però un rovescio della medaglia, avverte “Il Sole 24 Ore” nello stesso giorno. La crescita del nostro export sul mercato americano potrebbe comportare un arretramento sui mercati europei.
Il mercato interno
Spostando lo sguardo sul mercato interno, restano in primo piano le difficoltà per il settore cerealicolo e in particolare per la produzione di grano, il cui prezzo continua ad essere ai minimi.Si rinfocola così la "guerra del grano" e la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 10 maggio anticipa il programma della protesta che riporterà i trattori degli agricoltori lungo le strade tra Matera e la Murgia barese.
Alle aziende cerealicole non è sufficiente la ripresa della domanda di cereali della quale si accenna su “Repubblica” dell'8 maggio e prende sempre più forza la necessità di fornire strumenti di tracciabilità al grano italiano. Stessa cosa per il riso, argomento ripreso da “Il Sole 24 Ore” del 5 maggio con una breve notizia sulla flessione dei prezzi del risone.
Ancora “Il Sole 24 Ore", del 9 maggio in questo caso, commenta l'iniziativa del nostro ministero Agricolo, che ha presentato a Bruxelles le procedure per ottenere, come per il latte, l'indicazione di origine per i prodotti a base di grano e riso.
Etichette, non semafori
Restiamo a Bruxelles con la notizia della proroga dal 15 maggio al 15 giugno delle domande per la Pac, confermata da “Italia Oggi” del 6 maggio.A Bruxelles continua anche la discussione sulle etichette a "semaforo", la cui applicazione penalizzerebbe molti prodotti italiani.
Per scongiurare questo rischio, scrive “Il Sole 24 Ore” del 10 maggio, Paolo De Castro è alla guida di un gruppo di europarlamentari schierato contro le etichette nutrizionali.
Insetti nel piatto
Non si è ancora fermata la curiosità che giornali dedicano ai profeti dell'alimentazione futura e “Il Tempo” del 6 maggio che insieme a “Libero” del giorno seguente insiste nel proporre sulle tavole di domani piatti a base di insetti.Nel frattempo è bene diffidare delle numerose fandonie che si dicono e scrivono a proposito degli alimenti, accusati e promossi a seconda dei casi senza nessun riscontro scientifico. Se ne parla su “La Stampa” del 6 maggio e nello stesso giorno “QN" ospita le riflessioni di Edoardo Raspelli su questo argomento.
Merita una lettura l'articolo proposto da “Il Foglio” per sfatare la dicotomia che vuole come "buono" ciò che esce dal piccolo orto e come "insane" le produzioni intensive. In alcuni casi è vero il contrario.
Un'analogia che ritroviamo a proposito dello stile di alimentazione e l'endocrinologo Leone Arsenio dalle pagine di “QN” avverte che certe diete portate agli estremi possono provocare seri rischi.