La produzione di cereali a livello mondiale nel 2016 dovrebbe attestarsi a 2569 milioni di tonnellate, con un crescita prevista dell’1,5%. Il valore totale delle importazioni alimentari dovrebbe invece calare dell’11% in termini di dollaro americano, toccando i 1168 miliardi di dollari, poiché i costi più bassi per i prodotti animali e le derrate cerealicole compenseranno abbondantemente i costi più alti per prodotti ittici, per la frutta e la verdura, per gli oli e in particolare per lo zucchero.
La Fao rivede poi al rialzo la produzione mondiale di grano portandola a 742,4 milioni di tonnellate, a causa degli incrementi produttivi in India, Stati Uniti e Russia. L’utilizzo totale di grano dovrebbe raggiungere i 730,5 milioni di tonnellate, grazie alle crescite asiatiche e africane. Crescerà dell’1,85 il raccolto di cereali secondari, in particolare grazie alle produzioni record in Usa, Argentina e India. I prezzi dei cereali si stanno abbassando a causa della prevista abbondante offerta.
La produzione di semi di soia e altri semi oleosi potrebbe toccare quest’anno il livello più alto mai raggiunto, grazie a rendimenti record negli Stati Uniti, anche se la domanda è destinata a crescere ancora più velocemente.
Per quanto riguarda il comparto zootecnico, anche i mercati lattiero-caseari dovrebbero tornare a un generale equilibrio nel 2016, dopo un lungo periodo di eccesso di offerta, ma una riduzione della disponibilità di latte nell’Ue. Negativa anche la produzione di carne a livello mondiale, con i prezzi di conseguenza sostenuti.