“Ci sono poi 23 milioni di euro in ballo per 2800 aziende - continua Fava – attualmente bloccati perché riguardano aziende sottoposte a controllo in loco, aziende con blocchi derivanti da provvedimenti vari, aziende con anomalie sui titoli, aziende con il problema delle ecological focus area lineari, per le quali il calcolo del premio è ancora in fase di perfezionamento”.
“Fino al 15 ottobre prossimo non si potrà parlare di ritardo nei pagamenti – commenta Fava sul posticipo della scadenza voluto da Bruxelles – sicuramente per gli agricoltori lombardi la situazione appare insolita, per il fatto che le imprese agricole lombarde davano per scontato ricevere i fondi della Pac entro il mese di luglio dell’anno precedente al saldo, grazie all’anticipo dei fondi Pac per il 70% o addirittura per il 90% nelle aree colpite dal sisma 2012. Tutto questo grazie a risorse anticipate dalla Regione Lombardia”.
Fava spiega infine i motivi per cui non è stato possibile procedere al pagamento. “Il motivo va ricercato nel fatto che con la nuova Pac sono cambiati totalmente i valori dei titoli, con l'introduzione di pagamenti e dunque titoli a comparti esclusi dalle erogazioni, come ad esempio i vigneti. Non dobbiamo poi dimenticarci del greening, altra novità assoluta della riforma approvata sotto il commissario europeo Ciolos, ma che scontava il fatto di non aver mai avuto una quantificazione”.