L'assessorato all'Agricoltura della Regione Molise ha inaugurato la stagione dei bandi del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 con quello dedicato alla misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, sottomisura 6.1 “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori”. Si tratta in sostanza del premio per il primo insediamento dei giovani agricoltori.
Le attività di insediamento, intese come investimenti e spese, vanno documentate solo nel caso la domanda di aiuto sulla misura 6 – sottomisura 6.1 sia cumulata con altre richieste di aiuto che lo prevedano.

Sul piatto delle domande che saranno ritenute ammissibili e finanziabili ci sono complessivamente 3 milioni di euro. Le risorse sono ripartite per i due step entro i quali è possibile inoltrare le domande per via telematica: 1,5 milioni entro il 31 marzo e 1,5 milioni entro il 31 luglio prossimo. Le risorse non assegnate nel primo step – con scadenza al 31 marzo per la presentazione della domanda di aiuto - confluiscono nello step successivo a scadenza 31 luglio.

I soggetti beneficiari dell’aiuto sono i giovani agricoltori che non hanno compiuto quaranta anni al momento della presentazione della domanda e che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda titolare o come socio di maggioranza ed amministratore laddove l’azienda sia una società agricola.

L’importo del premio per il primo insediamento è dimensionato su due livelli base:
  • Il premio da 30mila euro: viene attribuito nel caso l’insediamento avvenga in aziende localizzate in zone montane con almeno una Produzione lorda standard di 10.000 euro.
  • Il premio di 40mila euro: viene attribuito nel caso l’insediamento avvenga in aziende localizzate nelle altre zone D e con almeno una Produzione lorda standard di 18.000 euro.
Sono previste delle integrazione ai premi, non tra loro cumulabili, sulla base dei diversi sistemi agricoli nei diversi territori di applicazione dell’intervento. In particolare è possibile aggiungere al premio altri 10mila euro per il sistema agricolo che prevede la zootecnia. In alternativa è prevista un’integrazione di 10mila euro se l’azienda prevede la coltivazione di arboree. E 15mila euro per i sistemi agricoli di qualità riconosciuta (bio, Dop, Igp).