Il rilancio dell’agricoltura in Campania e al Sud, dove pure si apprezzano i notevoli incrementi di occupazioneha bisogno anche della leva fiscale. Oltre che di una programmazione regionale puntuale. E il Governo fa bene a tagliare le imposte sugli agricoltori. Sembra essere questo il senso più vero della dichiarazione resa oggi da Gennarino Masiello, vicepresidente della Coldiretti e presidente della federazione regionale dell’organizzazione in Campania.

"Ogni euro rimesso in circolo nel settore agricolo saprà produrre economia reale. La volontà espressa dal Governo di sostenere la competitività dei produttori, agendo sulla leva fiscale, va nella giusta direzione". Commenta così Masiello, l'impegno del viceministro all'Economia Enrico Morando sulla mantenimento delle agevolazioni per gli agricoltori sull'acquisto di gasolio agicolo, sull'Iva agricola e l'agevolazione sull'imposta di registro. La legge di stabilità, dunque, non produrrà nuove tasse per l'agricoltura, ma vedrà un significativo allentamento della pressione fiscale.

"L'agricoltura produce cibo - sottolinea Masiello - che non può essere trattato alla stregua dei bulloni. Ed è per questo che apprezziamo l'attenzione del Governo verso il settore primario. Un'agricoltura sana e vitale coincide con il benessere di tutto il Paese. Favorire la capacità di investimento nell'agroalimentare significa spingere tutti i comparti".

Un impegno da parte del Governo che viene dopo l’annuncio del presidente del Consiglio Matteo Renzi ad Expo davanti a trentamila agricoltori sulla cancellazione di Irap e Imu agricola dal primo gennaio 2016, come fortemente sollecitato dalla Coldiretti

Un intervento che secondo il viceministro Morando rientra “nell'ambito di un piano di riduzione della pressione fiscale che vale complessivamente 45 miliardi con la gran parte della copertura di questa proposta che deriva dalla riduzione della spesa". 

Si tratta della conferma della coerenza di azione del Governo - aggiunge Coldiretti - che ha voluto opportunamente investire sulla competitività del settore agricolo italiano con un taglio senza precedenti della pressione fiscale e saprà quindi anche trovare le necessarie coperture senza gravare con ulteriori oneri sul settore agricolo.